Re: Problema con legge di Ohm ed effetto Joule

From: giovanni ruffino <ruffinogiovannige_at_gmail.com>
Date: Tue, 11 Mar 2014 03:58:39 -0700 (PDT)

Il giorno domenica 9 marzo 2014 00:55:05 UTC+1, Omega ha scritto:
> giovanni ruffino
>
> > Omega
>
> >
> >
>
> > Le linee di contatto delle Ferrovie sono a 3KV che è Media Tensione (MT);
>
> > l' alta tensione (AT) si ha con Vnom > 30 KV.
>
>
>
> Giusto, hai letto bene le norme :), ma non credo che l'energia alle
>
> ferrovie venga direttamente da alternatori a 3 kV. Magari vengono da
>
> lontano, non credi? Magari da una rete privata delle ferrovie. Non so se
>
> sia così, ma mi sembra ragionevole, per evitare interferenze fra utenze
>
> che hanno vincoli diversi. E se vengono da lontano usano più di 30 kV.
>
>
>
> Nota: il 'k' di chilo, sempre per via delle norme a cui fai tanta
>
> attenzione, va scritto minuscolo. 'k' maiuscolo (K) compete ai gradi kelvin.
>
La questione del k che va scritto minuscolo l'avevo dimenticata. Perciò ti ringrazio
per avermela ricordata.

Le sottostazioni che alimentano le linee di contatto delle Ferrovie sono certamente
alimentate da linee trifasi in AT, ad es. 60kV, 50Hz.
Al suo arrivo ogni linea è collegata ad un trasformatore che riduce
la tensione; segue poi un raddrizzatore, costituito da un ponte di Graetz trifase
che "raddrizza" questa tensione dando in uscita una tensione continua
con una piccola ondulazione residua che, inviata alla linea di contatto,
è comunque idonea ad alimentare i motori in CC ( corrente continua)
dei locomotori.
Qui ritorniamo all'OP iniziale, escludendo il raddrizzatore,
dove l'autore si chiedeva perché aumentando la tensione della linea
non aumentava anche la corrente.
Una risposta razionale è : perché all'arrivo della linea, prima del carico,
c'è un trasformatore che abbassa la tensione riportandola al livello nominale
del carico. Perciò al secondario, dov'è collegato il carico, avremo sempre
 la sua corrente nominale, mentre al primario, al quale è collegata la linea,
avremo una corrente più piccola (per le note proprietà dei trasformatori).
 
 
>
> > Il conduttore della linea di contatto non può essere in cavo per
>
> > motivi di usura dovuta allo strisciamento, quindi deve essere omogeneo
>
> > di sezione piena e per questi motivi viene fatto di rame:
>
> > resiste meglio allo strisciamento dell' Al ed è più flessibile.
>
>
cut
>
> Un altro problema che deve risolvere una linea di contatto è quello
>
> dello scintillamento, ossia dell'arco, quindi a maggior ragione il rame
>
> puro sarebbe una catastrofe mentre il rame-berillio sarebbe ottimo.
>
>
Lo scintillio, e peggio ancora l'arco, tra linea e pantografo,
devono essere solo episodi accidentali e molto rari,
perché sono gravemente dannosi, o addirittura distruttivi,
sia per la linea che per il pantografo, che poi devono essere sostituiti.
Per questo motivo i pantografi sono costruiti in modo da rimanere
sempre bene a contatto con la linea aerea,
anche quando il treno procede ad alta velocità.
E la linea è tesa in modo da essere ben rettilinea.

Saluti.

G. Ruffino
Received on Tue Mar 11 2014 - 11:58:39 CET

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