[it.scienza.fisica 28 Mar 2014] cometa_luminosa ha scritto:
>> Un ciclista degno di questo nome non si comporta come un corpo rigido:
>> se il fondo stradale e' sconnesso (rotaie ecc.) solleva il didietro dalla
>> sella, in modo da scaricare tutto il suo peso sulla pedaliera (ed usa le
>> braccia come ammortizzatori).
> Mi sa che non hai afferrato il concetto. Se sei in velocita' su una
> strada sconnessa e trovi molte piccole buche in rapida successione, tu
> dovresti essere un .. ciclista che vola, per alleggerire il carico su
> tutte le buche, simultaneamente all'avantrano ed al retrotreno.
Ho afferrato il concetto, ma rimango della convinzione che sollevarsi sulla
pedaliera sia la soluzione corretta. E' ovvio che cio' _non_ allegerisce il
carico (circa 1/3 sul mozzo anteriore e 2/3 sul mozzo posteriore), ma la
configurazione _non rigida_ delle braccia e gambe del ciclista (pesante)
sulla bicicletta rigida (leggera) riduce notevolmente le _forze impulsive_
esercitate dal terreno sconnesso sulla ruote, forze impulsive che possono
essere _molto superiori_ a quelle statiche (fino a causare danni ai cerchi
e stress al ciclista).
> Io non sono un ciclista professionista e non ho una bici supertecnologica
> ma solo...da poveri :-) e inoltre vado spesso anche in citta' e ti
> assicuro che non posso tenere le gomme sopra 5 atm se no...mi si consumano
> i denti a furia di batterli :-)
IMHO la tecnologia a raggi incrociati delle ruote da bici e' assolutamente
geniale. Vedere montare una ruota a raggi e' come assistere ad un gioco di
prestigio, il risultato finale e' un'opera d'arte, meccanicamente perfetta!
Pero' non prendermi troppo sul serio: se preferisci rimanere "comodamente"
seduto sul sellino anche sullo sconnesso sono affari tuoi! ;-)
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Fri Mar 28 2014 - 17:57:58 CET