Re: perchè si è introdotta la materia oscura? <bns3m3Ff7fiU1@mid.individual.net> <lgv6uv$dr$1@speranza.aioe.org> <c5287ae1-6b52-4a1d-8a84-9d5ed91c6163@googlegroups.com> <lh4304$q79$1@speranza.aioe.org> <YfzZu.29006$Th2.5126@tornado.fastwebnet.it> <lhc1dp$g5i$1@speranza.aioe.org>

From: Omega <omega_at_NOyahoo.it>
Date: Tue, 01 Apr 2014 09:51:10 +0200

Dino Bruniera
>> "Omega"
>>> ...
>
> ...
> http://www.trecimedilavaredo.eu/Ipotesi-di-relativita-con-un-etere-continuo-copertina.htm
>
> http://www.trecimedilavaredo.eu/Universo-di-etere.htm >
>
> Naturalmente non posso riportare qui tutto il contenuto delle mie
> pagine web, ma se hai un po' di tempo potresti andare a leggerle agli
> indirizzi sopra citati. E magari potresti anche inviarmi le tue
> eventuali osservazioni, critiche, ecc. (qualcuno dei partecipenti a
> questo NG l'ha già fatto), che mi potrebbero aiutare, almeno, ad
> migliorare la mia esposizione.

Appena potrò lo farò.

Ma vorrei precisare che la mia ipotesi del continuo e della
condensazione non prevede, come dicevo, alcuno spostamento della
"sostanza" come farebbe pensare appunto il concetto di 'condensazione'.
Ma se non c'è spostamento, come è possibile un "addensamento"?

Per spiegarlo occorre perciò ipotizzare la natura di tale "sostanza", le
sue proprietà di 'elementarità', di cui ho già parlato qualche volta
anche qui, perlomeno dando un link a un vecchio articolo sul concetto,
appunto, di 'elementarità' (che considero applicato a sproposito alle
particelle di cui tutti parlano).
L'elementare, se è tale, non può avere alcuna proprietà specifica,
perché questa implica limiti e confini comportamentali e fisici, cioè
implica "altro" come confine, cioè altro "elementare" diverso
dell'elementare, e ciò è palesemente contraddittorio.
L'elementare non ha proprietà specifiche, quindi non ha né forma né
localizzazione. Non avendo forma, il concetto stesso di quantità non ha
senso, e non ne ha quello di estensione. Tali dimensioni compaiono
quando l'elementare si manifesta, e il suo manifestarsi è la realtà come
noi la intendiamo (che è dunque di secondo livello).
Il continuo proviene dal fatto che tale manifestarsi è il manifestarsi
dell'elementare e non di una pluralità di entità ("pluralità" che non ha
alcun senso al livello dell'elementare). E il manifestarsi è localizzato
oltre ad avere delle proprietà.
Ma localizzato "quando"?
E perché lo spostamento di un oggetto (spostamento che sarebbe implicato
anche dalla "condensazione") non comporta spostamento della "sostanza"
("elementare"), alla quale non si applica neppure il concetto di
'immobilità' non essendo pertinente rispetto a qualcosa che non ha
proprietà specifiche né localizzazione?

Per chiarire questo punto occorre riflettere sul concetto di 'tempo'.

Agostino d'Ippona scrive molto onestamente:
« Cos'è dunque il tempo? Se nessuno m'interroga, lo so; se volessi
spiegarlo a chi m'interroga, non lo so. Questo però posso dire con
fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo
passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza
nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due, dunque, di
questi tempi, il passato e il futuro, come esistono, dal momento che il
primo non è più, il secondo non è ancora?»
Da notare, nella riflessione di Agostino, l'espressione «senza nulla che
esista, non esisterebbe un tempo presente», che fa coincidere presente e
realtà: il presente e niente altro è l'esistente.
Parmenide, molto tempo prima, aveva tolto il 'più' e l' 'ancora',
lasciando solo * ... il primo non è, il secondo non è*, avendo già
chiarito logicamente e "ontologicamente" il punto.

Agostino invece, come tutti, palesemente chiama 'tempo' la struttura
della memoria.
Altri per afferrare il tempo lo trasforma in una dimensione geometrica,
ma così non fa che confermare di stare descrivendo la struttura della
memoria, entro la quale il tempo è proprio una dimensione "geometrica",
così come lo è in un romanzo o in un film. (Perciò, come ho detto più
volte attirandomi molte rimostranze al livello dell'insolenza e del
killfile, se non del rogo, pretendere di trarre proprietà fisiche dal
concetto di spazio-tempo è semplicemente paradossale - e paradossale non
"filosoficamente" come si cerca di far passare per esorcizzare
l'affermazione, ma proprio fisicamente).

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Received on Tue Apr 01 2014 - 09:51:10 CEST

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