gino-ansel <giselmi_at_alice.it> wrote:
> costui è a bordo, al suo metro succederà cio' che succede al regolo, sia
> che abbia ragione Lorentz che Einsten. Tanto vale che non perda tempo. A
> me interessa sapere cosa *vede*, o meglio *misura* la luce che entra
> nell'interferometro.
Se a te interessa quello che diceva Lorentz o Poincaré temo di non
poterti aiutare, né ho tempo di andarmi a rivedere le loro idee, che
ricordo solo vagamente.
Ma il pensare che salendo a bordo del tuo "treno" succeda qualcosa di
strano agli oggetti mi sembra un modo sbagliato di vedere le cose.
Perché allora sembrerebbe che chi sta sul treno misurerebbe una
lunghezza maggiore per il metro che ha in mano chi sta alla stazione, il
che non è vero: la situazione è perfettamente simmetrica.
> il secondo lo hai appena confermato (e non credo dubiterai della costanza
> di c)
Ah OK.
> Se la luce che entra nell'interferometro lo *trova* come noi lo vediamo,
> (contratto) avrebbe ragione Lorentz e questa *congiura della natura*
> impedirebbe di vedere le oscillazioni delle frange previste da MM. Ma se
> contemporaneamente c fosse costante, ecco che apparirebbe lo sfarfallio.
> Perciò la luce non puo' *trovare* il regolo contratto, altrimenti la RR
> sarebbe sbagliata
Boh, non sono esperto di psicologia della luce...
M.
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Per rispondermi via e-mail togli l'ovvio.
Received on Sun Apr 06 2014 - 23:26:34 CEST