Re: Riflesioni sul concetto di forza

From: Luigi Fortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Tue, 07 Nov 2017 21:11:16 +0100

acceleratolento_at_gmail.com martedì 07/11/2017 alle ore 12:17:06 ha
scritto:
> Signori un po' di serietà e basta con tutta questa nebbia.
> Siamo tutti d'accordo che applicando una forza a una massa priva di vincoli
> la massa accelera ma se è così la massa è inerte, la forza è la causa attiva
> e l'accelerazione è la conseguenza.

Sì, credo che tutti siano d'accordo e certamente lo sono io.

Ma di quale accelerazione stiamo parlando?

La sacrosanta formula F=ma dice che se esercitiamo una forza F sulla
massa <m>, la massa accelera.

Ok, nessun dubbio, è un concetto talmente fondamentale, semplice,
intuitivo e razionale che non lascia spazio a dubbi o incomprensioni.

Però bisogna stare attenti a quel termine "accelerazione" perché
nell'esperienza pratica si capisce immediatamente che l'accelerazione
riguarda la "posizione iniziale" della massa ma questo non è ben
specificato nella formula dove l'accelerazione è priva di qualunque
attribuzione.

La precisione vuole che se la forza viene applicata a una massa che si
trova in un determinato riferimento K, è solo rispetto a quel preciso
riferimento che si deve valutare l'accelerazione.

Non rispetto a un "qualunque" altro indiscriminato riferimento!

Ad esempio, se l'astronave di massa <m> parte dalla Terra, i suoi
motori l'accelerano verso lo spazio con una forza F=ma, ma
quell'accelerazione <a> è ESCLUSIVAMENTE quella relativa al riferimento
K della Terra, e non ad altra.

E allora, per evitare fraintendimenti, forse la formula dovrebbe essere
meglio specificata scrivendo F=m*aK dove con aK s'intende
l'accelerazione nel riferimento iniziale della massa.

In tal modo si evita l'errore di associare alla forza accelerazioni che
niente hanno a che fare con la forza stessa.

-- 
Luigi Fortunati
Received on Tue Nov 07 2017 - 21:11:16 CET

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