amedeoroma99_at_gmail.com mercoledė 08/11/2017 alle ore 10:02:29 ha
scritto:
>> Ad esempio, se l'astronave di massa <m> parte dalla Terra, i suoi
>> motori l'accelerano verso lo spazio con una forza F=ma, ma
>> quell'accelerazione <a> č ESCLUSIVAMENTE quella relativa al riferimento
>> K della Terra, e non ad altro.
>
> Esattamente. La forza del motore dell'astronave la accelera rispetto alla
> Terra e non rispetto alla Luna o all'astronave di passaggio. E inversamente,
> solo l'accelerazione dell'astronave rispetto alla Terra č proporzionale alla
> forza del motore.
Ecco, mi era sfuggito il termine "proporzionale" che č il pių
appropriato per dimostrare quello che voglio dimostrare.
La massa <m> dell'astronave č quella che č, per cui essendo <m>
costante, la forza F del motore e l'accelerazione <a> sono
"proporzionali" l'una all'altra.
E allora la maggiore o minore forza del motore alla partenza, determina
"proporzionalmente" una maggiore o minore accelerazione dell'astronave
rispetto alla Terra e non rispetto ad altro.
Se ci mettiamo in un qualunque altro riferimento possibile, per
valutare la forza F applicata all'astronave alla partenza tramite il
prodotto m*a, non dobbiamo MAI considerare la sua accelerazione
rispetto a noi (che nulla abbiamo a che fare con la forza) ma rispetto
alla Terra dalla quale l'astronave č partita.
Una sola forza F per una sola accelerazione <a>, e non infinite
inesistenti forze F per infinite apparenti accelerazioni avulse dal
fenomeno.
--
Luigi Fortunati
Received on Wed Nov 08 2017 - 20:07:15 CET