Il 06/07/2014 21:42, Elio Fabri ha scritto:
CUT
> Casomai, mi meraviglia che solo quello ti abbia fatto una simile
> impressione: secondo me quasi tutto il libro avrebbe dovuto essere lo
> stesso.
> Invece tu dici
>> ma tante altre disquisizioni di Greene hanno chiarito interrogativi
>> che mi prudevano da tempo.
> e questo mi riesce francamente incomprensibile.
>
Capisco il tuo punto di vista dato che il libro tratta la tua materia,
la materia nella quale tu navighi con facilità, invece, per uno come me
che tratta materia del tutto diversa il libro risulta molto
interessante. Diciamo che, sempre con riferimento a uno ignorante come
me, la prima parte che tratta della relatività ristretta e generale è
comprensibile e interessante, la seconda parte quando tratta della
meccanica quantistica e delle stringhe e superstringhe diventa più
difficile e richiede notevole attenzione e sforzo di comprensione e che
per certi argomenti non è sufficente (tipo calabi-yau). Le stringhe
invece le ho trovate più abbordabili, anche quando tratta delle stringhe
arrotolate.
Ma, dimmi, Elio, tu che sei del mestiere, perchè mai la natura ha creato
tanta e tanta complicazione? E' un interrogativo che scivola sul
filosofico ma, veramente, era proprio necessario complicare tanto?
Non sarebbe stato possibile creare il tutto in modo più semplice? senza
tanti neutroni, neutrini, bosoni ecc...?
Forse questo mio interrogativo ti farà sorridere, ma la cosa mi intriga.
Ciao, e grazie ancora per la tua pazienza.
Gab
Approfitto per sottoporti un'altra domanda. Perchè si da per scontato
che, se dovesse risultare esatta la teoria che l'universo in espansione
rallenta fino a fermarsi, poi dovrebbe procedere in senso contrario e
ricomprimere?
Non potrebbe fermarsi e rimanere fermo in uno stato di quiete eterna?
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Received on Mon Jul 07 2014 - 08:20:10 CEST