Re: Altro che calabroni

From: Gab <lunar32NOSPAM_at_alice.it>
Date: Thu, 24 Jul 2014 16:34:12 +0200

Il 23/07/2014 18:05, lefthand ha scritto:
> In questo articolo si afferma che secondo le attuali teorie, viste le
> ultime scoperte del CERN, l'Universo non dovrebbe nemmeno esistere.
> Quindi c'è il vago sospetto che qualcosa sia da rivedere ;-)
>
> http://www.forbes.com/sites/bridaineparnell/2014/06/24/higgs-boson-seems-
> to-prove-that-the-universe-doesnt-exist/
>

Una spiegazione potrebbe esserci: Noi stiamo vivendo in quel "secondo"
di esistenza dell'universo. Quanto vale un "secondo" nel tempo universale?.
Quindi da un momento all'altro....puff.....
Ciao


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From elio.fabri_at_tiscali.it
paolrus_at_libero.it Fri Jul 25 22:17:32 2014
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From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Subject: Re: domanda da idiota
Date: Fri, 25 Jul 2014 22:17:32 +0200
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From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Subject: Re: domanda da idiota
Date: Wed, 23 Jul 2014 13:32:09 +0200
Butterfly Dragon ha scritto:
> Un neutrone decade ogni 15 minuti,
Beh, insomma...
Dire che la vita media è 15 minuti è un conto, dire che decade "ogni
15 minuti" un altro.
> il risultato del decadimento è un protone, un neutrino, un fotone
> di raggi gamma ed un elettrone.
Il fotone te lo sei sognato.
Il neutrino è più esattamente un antineutrino-e.
> Da quello che ho capito quando siamo all'interno di un nucleo le forze
> in gioco fanno si' che semplicemente un protone decade in un protone e
> "la rimanenza" viene riassorbita da un protone che diventa neutrone.
> Quindi si "scambiano di posto".
A parte il refuso, non so dove hai pescato questo racconto...
Vedi appresso per una spiegazione (secondo me) migliore.
> Questo FINCHE' l'atomo e' piccolo, più neutroni ci sono più l'atomo
> diventa instabile perché non riesce a "contenere" il decadimento dei
> neutroni.
No, non è così. V. dopo.
> Ho detto cazzate finora?
Un bel po' :-)
> Se non ne ho dette, vorrei capire un'altra cosa: in una stella di
> neutroni... cosa succede per i processi detti sopra?
Invece se ne hai dette la domanda è annullata? :-)
Vediamo di mettere un po' d'ordine.
Intanto si tratta di un argomento assai complesso, dove intervengono
vari aspetti della fisica delle interazioni fondamentali.
Raccontarlo in poche parole e senza le basi necessarie è impresa
proibitiva, comunque oltre le mie possibilità...
Il processo di cui hai parlato all'inizio, per un neutrone libero, è
n --> p + e- + antinu_e.
Consideriamo le masse: in cifra tonda il neutrone supera la somma
delle masse di p ed e- (trascuro antinu) per 0.78 MeV e quindi questa
sarà la somme delle energie cinetiche delle tre particelle emesse nel
decadimento.
(Chiedo scusa: senza pensarci ho espresso le masse in MeV: queste in
realtà sono le energie m*c^2. Però è troppo comodo, e continuerò
così.)
Il processo di decadimento del protone sarebbe
p --> n + e+ + nu_e
ma qui la massa a sinistra è inferiore per 0.78 MeV rispetto a quella
a destra: ergo il protone non decade.
Dico subito che allo stato attuale delle conoscenze in realtà p e n
sono particelle composte: p = (uud), n = (udd) e il decadimento è in
sostanza la trasformazione di un quark d in uno u:
d --> u + e- + antinu_e.
Andando ancora più a fondo il processo sarebbe in due stadi:
d --> u + W-    W- --> e- + antinu_e.
Però a livello di quark e peggio ancora se si tira in ballo il W,
siamo in un campo assai più complesso, in cui per es. non ha senso
tentare il semplice conto della conservazione dell'energia che ho fato
all'inizio.
Quel conto è corretto per semplici stati legati, stabili o quasi; non
per sistemi come i 3 quark (con accompagnamento di gluoni...) o per il
W- virtuale.
Che cosa succede in un nucleo? Te l'ha già deto Paolo Russo, te lo
ripeto solo (forse) in modo più ordinato.
Ipotizziamo il decadimento del neutrone che con un protone forma il
deutone. Avremmo:
d --> p + p + e- + antinu_e
Ma i conti non tornano, perché la massa del deutone è inferiore per
1.44 MeV ala somma delle masse a destra. Quindi niente decadimento. le
cose vanno così perché il deutone è *legato*: occorrono 2.22 MeV per
scomporlo in n + p.
Ed è legato grazie alla /forza nucleare/ (v. appresso).
Vediamo un esempio diverso: il decadimento del C14.
C14 --> N14 + e- + antinu_e.
Qui abbiamo un neutrone che diventa protone, e andando a guardare le
masse avanzano 0.156 MeV, che al solito troviamo come energia cinetica
dei prodotti.
Come mai la differenza (piccola)?
Qui le cose si fanno difficili, e sono un po' quello che ha detto
Soviet_Mario:
> ho visto che quando sia "p" che "n" sono entrambi pari, gli atomi
> sono di gran lunga più stabili, il contrario quando sono entrambi
> dispari, mentre non ho capito se ci sono preferenze per avere pari "n"
> e dispari "p" piuttosto che il contrario, né da cosa dipenda tutto
> ciò²)
In N14 sia N (num. neutroni) sia Z (num. protoni) sono dispari, mentre
in C14 sono entrambi pari. Eppure l'energia di legame di N14 è maggiore.
Questo dipende dal fatto che c'è una differenza tra le forze n-n e p-p
da un lato, e quella n-p dall'altro: quest'ultima è maggiore.
Di conseguenza sono più stabili nuclei con ugual numero di neutroni e
protoni.
Però...
Però c'è l'interazione elettrostatica, che è repulsiva tra protoni, e
rende tanto meno stabile un nucleo quanto più esso abbonda di protoni.
Nel caso C14 - N14 vince il primo effetto: è più importante avere N=Z.
Ma da un certo punto in poi non è più così, per la ragione che ha
detto sempre Soviet_Mario:
> Sapevo invece che più PROTONI ci sono e più l'atomo diventa
> instabile (perché la forza forte decade più rapidamente con la
> distanza di quella elettromagnetica, e non riesce a legare a lungo
> raggio atomoni troppo grossi).
Più esattamente, il legame della forza nucleare è solo tra nucleoni
*vicini*, e quindi la corrisp. energia di legame cresce grosso modo
come A = N+Z.
Invece la repulsione elettrostatica dà un contributo che va come Z^2/R
(R raggio nucleare) e siccome R va come A^(1/3), cresce come
Z^2/A^(1/3). Perciò se A è grande, sono più stabili i nuclei con
relativamente pochi protoni.
Quindi è l'opposto: sono i troppi protoni che destabilizzano il nucleo.
Esempi quanti ne vogliamo: per es. per A = 238 il nuclide più legato è
il plutonio Pu238 (Z=94), seguito dall'uranio U238 (Z=92).
Notare che sono entrambi instabili, ma per una ragione diversa: oltre
alla trasf. n --> o p--> n c'è un altro modo di decadimento, in cui il
nucleo perde un'alfa (He4, ossia due neutroni e due protoni.
A questo punto vorresti ancora sapere delle stelle di neutroni?
Magari un altro giorno :-)
                                                           
                                                     
-- 
Elio Fabri
Received on Thu Jul 24 2014 - 16:34:12 CEST

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