Fiamme, microonde e plasmi
Dunque, il 3D sulla termodinamica, in particolare dove si
era parlato delle fiamme, mi ha fatto tornare a mente dei
dubbi che mi erano sorti e che ora vi espongo.
Allora, mi stavo chiedendo se e in che misura il magnetron
di un normale forno a microonde fosse in grado di
incrementare la temperatura di una normale fiamma
(definizione assai aleatoria, me ne rendo conto)
trasformandola in un plasma pi� energetico.
Il punto era che pensavo se fosse possibile migliorare la
combustione (ossia spingerla di pi� al completamento) dei
fumi di fiamma di legna (carta, plastica etc).
Spesso accade che anche se bene ossigenati, i fumi scappino
troppo in fretta, si raffreddino prima di avere completato
la demolizione totale dei frammenti carboniosi, e quindi non
contengano solo vapore e CO2, ma anche incombusti.
So che la fiamma, in genere, � grossomodo conduttiva (anche
se non ho conoscenze quantitative su come vari la qualit� e
quantit� di ioni presenti in funzione di temperatura e
composizione ... so solo qualcosa sui potenziali di
ionizzazione delle varie specie, come CO, CO2, H2, H2O, O2,
N2 etc, ma insomma, non abbastanza da farci nessun calcolo),
e che contenendo ioni potrebbe prestarsi ad essere
riscaldata ad induzione, ad es. tramite microonde.
Tra l'altro, secondo voi � la zona spettrale pi� adatta ?
Perch� si o perch� no ? So che esistono anche le cosiddette
torce a radiofrequenza, che immagino lavorino a freq. pi�
basse del magnetron del microonde.
In ogni modo, non saprei stimare se, energizzando un plasma
tiepidino e contenente ancora una limitata quantit� di
incombusti ed aria "viva", si recuperi pi� energia dal
completamento della combustione rispetto a quella spesa per
alimentare il magnetron. O almeno mi piacerebbe sapere se si
possa stare alla pari (anche la sola pulizia del fumo
potrebbe essere un valore aggiunto).
Altra banalit� per voi : volendo agire dall'esterno, ossia
trasferire le onde ai fumi senza collocare fisicamente la
sorgente em DENTRO il flusso degli stessi, non potrei usare
tubi di ferro come di norma, vero ? Beh, presumo che non
lasci entrare i campi magnetici. Qualche dubbio in pi� ce
l'ho verso altri metalli non magnetici (tipo un tubo di
rame), ma mi pare che schermino pure quelli, e chiedo una
conferma.
E un tubo in fibrocemento, ammesso di raccordarlo ?
Ammettendo invece di non voler smontare un forno commerciale
(non conoscendo la geometria di irraggiamento della
sorgente, dove punta il fascio etc, temerei molto di
sperimentare, 700 W di microonde spaventano se vagano a
piede libero), si potrebbe pensare di avvolgere un gran
numero di spire lungo il tubo (da alimentare in tensione
variabile) ?
Ci ho pensato un poco, ma sono dubbioso. Dal poco che
ricordo della forza di Lorentz, per produrre moti vorticosi
negli ioni, dovrei avere le linee di campo magnetico
ortogonali alla corrente (nel caso al moto degli ioni), ma
nel tubo dove passa la fiamma, MEDIAMENTE, gli ioni
viaggerebbero PARALLELI alle linee di campo, quindi quella
disposizione relativa di tubo e bobina, per quanto pratica e
facile da fare, non sembrerebbe ottimale.
Ovviamente la fiamma non � un flusso laminare, per cui
componenti di moto non parallelo ci saranno di sicuro, ma
basterebbero ? Insomma, voi che avete idee pi� chiare, avete
gi� sentito qualcosa di simile e/o pensate valga la pena di
tentare ?
E ruotare ad alta velocit� (tipo 10 Hertz) una calamita
piuttosto potente ad alcuni cm dalla superficie esterna di
un tubo non metallico (sempre in fibrocemento refrattario),
pensate che possa trasferire un po' di energia extra agli
ioni della fiamma tanto da aumentarne la temperatura ?
grazie di ogni parere e commento
ciao
Soviet
Received on Thu Jan 21 2010 - 23:39:40 CET
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