Re: Resistenza di un conduttore reale

From: Bung <nospam_at_nospam.kid>
Date: Fri, 25 Dec 2009 17:27:09 +0100

"Franco" <inewd_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:hguc7r$ap2$1_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Vic Damone wrote:
>> Ciao a tutti,
>> ho alcuni dubbi sulla legge classica della resistenza di un
>> conduttore
>> rettangolare.
>> R=rho*L*S (L lunghezza S sezione)
>
> R=rho*L/S ti e` scappato un per al posto di un diviso.
>
> Le risposte ti sono gia` state date: questa formula suppone che
> il conduttore conduca uniformememente la corrente. Se i
> collegamenti sono fatti con due punte, localmente la corrente
> e` addensata intorno alle punte, non sfrutta tutto il
> conduttore e la resistenza e` maggiore.

[mi aggancio al tuo post perch� sul server tin il messaggio
originale � sparito. Ma l'ho letto su google.groups]

senza offesa ma per amore della Fisica, mi sembra che sia tu che
Vic Damone ed Elio Fabri che tu avete qualche idea confusa.
In un "conduttore" gli elettroni liberi sono molti e casualmenti
diffusi: quindi per la legge di Gauss la conduzione avviene
mediamente in tutto il conduttore, con una tendenza degli atomi
delle zone pi� esterne a "riacchiappare" prima possibile
l'elettrone appena perduto: diversamente si avrebbe una
trasmutazione alchemica, per quanto temporanea.

Vic Damone dovrebbe specificare la natura e le dimensioni del
conduttore e quella degli "agli piccolissimi" (anche per essi
vale formula R= rho*L/s).
Sarebbe molto difficile ottenere una lettura accurata e precisa
della resistenza se la resistenza degli aghi nei punti di
contatto fosse di qualche ordine di grandezza maggiore del
campione in esame.

Lo strumento di cui si parla sarebbe un ohmetro e nel caso in
questione penso che sarebbe meglio usarne uno elettronico a
corrente costante e voltmetro elettronico molto sensibile e con
altissima (e nota) resistenza interna.

La forma di un conduttore non mi sembra abbia molta importanza a
meno che non intervenga un campo magnetico abbastanza forte e che
il conduttore non sia molto, molto sottile. In questo caso
l'effetto Hall ci dice che potremmo rilevare una differenza di
potenziale fra le due facce parallele al verso della corrente, ma
la quantit� di carica che scorre nel conduttore non muterebbe
(misuratore a parte :).

Questo per quanto ne so io.
Sono sicuro che nel NG ci sono conoscitori migliori di me che
possono dare spiegazioni molto migliori della mia.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti
Bung
Hic
In vino Veritas ;)
Received on Fri Dec 25 2009 - 17:27:09 CET

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