>> Giusto oggi leggevo su altri newsgroup qualcuno che parlava di
>> "prelazione nella schedulazione" (ci ho messo un po' a capire che voleva
>> dire
>
> che ha il vantaggio che anche un'avvocato intuisce il significato ...
Vorrai dire "che ha lo svantaggio che non capisce nessuno".
L'avvocato non sa che cos'e' lo scheduler del sistema operativo, e io non so
cos'e' la prelazione (ho dovuto cercarlo sul dizionario, triste ma vero:
parola mai usata in vita mia). Invece, se parliamo di "pre-emption dello
scheduler", chi deve capire capisce.
> Vede, lei ha ormai addottato un linguaggio da iniziati. Il guaio e' che
> cosi' non si rende conto che crea una barriera tra chi e' "iniziato" ed
> il resto della popolazione.
Da quando in qua usiamo il Lei su usenet?
Comunque, non potrei essere piu' in disaccordo: si chiama "linguaggio
tecnico", ed e' presente ed essenziale in ogni disciplina.
Davvero, se da domani cominciassimo a chiamare "prelazione" la
pre-emption, "ottetti" i byte, "instradatori" i router, "radiazione di
frenata" il Bremsstrahlung, eccetera, improvvisamente la scienza e la
tecnologia diventerebbero accessibili a tutti, e le barriere "da iniziati"
crollerebbero?
Dal mio punto di vista, non ha senso.
La differenza e' culturale, non di linguaggio.
Pleg
Received on Thu Nov 26 2009 - 21:18:02 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Sat Jan 04 2025 - 04:23:29 CET