On 28 Nov, 20:48, Luciano Buggio <bugg..._at_libero.it> wrote:
Ciao,
Per prima cosa un piccola nota...
Non e' il massimo dell'eleganza prendere cappello da una discussione
perche'
si e' in palese difficolta' e ripresenterla in altri lidi. Comunque no
problem...
> Confesso che (e mi sembra naturale viste le mie scarse conoscenze del
> linguaggio matematico) che da un bel po' non riesco a seguire gli
> sviluppi della discussione sulla mia equazione.
>
> Per acquisire almeno gli elementi fondamentali, vorrei porre una
> domanda preliminare, che riguarda la "trattabilit� fisica" di
> un'equazione.
> Che cosa vuol dire?
Posto cosi', se lo chiedono tutti.
>Ovvero, io non ho mai incontrato questo �problema
> con la mia (almeno con quella che * auspico* �possa essere messa a
> punto per descrivere il mio potenziale).
> Cerco di spiegarmi al meglio.
>
> La funzione
>
> V (ma per quanto ho da dire pu� bastare y)=- a/r (ma per quanto ho da
> dire �pu� bastare = -a/x) �(a>0, x>0)
>
Non e' un problema dei simboli usati, anche se alcuni di essi sono
cosi'
largamente usati dalla comunita' scientifica che utilizzarne altri
diversi non
semplifica la lettura...
> sia ("possa essere anche") la descrizione di un potenziale (V) a
> simmetria radiale nello spazio stereogeometrico centrato in 0 ad una
> distanza (r) richiesta.
stereogeometrico???????
Definizione operativa di spazio stereogeometrico???
>
> Congetturo che tale funzione �� trattabile fisicamente perch�, se � il
> caso, viene �perfettamente dimensionato il parametro �a (una massa
> per �una costante, mi pare, quindi chili).
.... Ma di quello che si sta parlando
Se V e' un potenziale gravitazionale, esso deve essere espresso come
Energia/massa.
Ancora non e' un problema di unita' di misura. Se l'energia l'esprimi
in Joule o in Erg
va bene lo stesso. Ma che sia energia.
Se "x" e' una lunghezza (sia essa espressa in anni luce o micrometri a
tua scelta)
"a" deve essere espressa come (Energia Lunghezza)/massa.
Non c'e' nulla da congetturare.
Se "a" ha queste dimensioni il potenziale netwtoniano ha le dimensioni
corrette
e quindi l'equazione e' fisica. Altrimenti tutto quello che dici da
qui in avanti sono
cose prive di qualsiasi fondamento fisico.
> Per� al di l� e prima di questo, la possiamo considerare, dimenticando
> la fisica, semplicemente la cornice (o meglio, lo sfondo) di un quadro
> cinematico, ove non �si parla *mai* di massa.
Se si parla di cinematica non vi e' la forza e ovviamente neanche il
potenziale.
Di che stiamo parlando?
> Dato un valore arbitrario ad a, * si impone* �che un *punto* (non ha
> senso, nel senso che � perfettamente pleonastico ed inutile,
> aggiungere"dotato di massa") collocato �in un punto del campo sia
> soggetto ad una accelerazione diretta verso il centro e proporzionale
> alla derivata del potenziale in quel punto:
Se il potenziale ha le dimensioni sbagliate, anche la sua derivata non
sara'
una forza e, quindi, la quantita' che ne derivi non sara' un
accelerazione.
> anche quando si fanno le
> simulazioni al computer quel punto non ha peso, come insegna Newton,
Il peso e' una forza la massa no. Sulla luna il tuo peso cambia, la
tua massa no.
> si ignora la massa dei cristalli liquidi.
Che significa? E' un valore ben noto.
> Detto cos�, le dimensioni saranno semplicemente quelle dello spazio e
> del tempo: giusto
manco per niente
> Non si � parlato, nel definire i concetti in gioco, n� di massa n� di
> forza, ed in quanto non s'� parlato nemmeno di massa, oltre che un
> approccio non fisico, questo non appare nemmeno un approccio dinamico
> (nel senso della dinamica elementare): � solo cinematica, come si
> diceva.
NO, sin qui e' un distillato di parole vuote.
> Per un pelo non � solo geometria (ma abbiamo introdotto il tempo).
> Era Geometria (analitica, cartesiana) per� finch� consideravamo solo
> la curva (e gi� allora �potevamo parlare della sua derivata prima e
> seconda e terza, tutte cose della geometria analitica, e senza parlare
> di Forza, la quale �*non �*, infatti , la derivata, ma qualcosa di pi�
> metafisico, di cui, non dico un fisico, ma un matematico non parla - o
> non dovrebbe parlare - �mai).
Scusami, cerco sempre di essere rispettoso delle idee di tutti.
Ma qui ho riso per dieci minuti.
> Pensa che se uno � molto bravo a visualizzare le formule (nel senso
> non della traduzione mental� in grafici, ma semplicemente dell'aumemto
> o la diminuzione dei numeri del continuo reale) anche la geometria non
> serve.
> Basta la matematica.
> Quando �"tenevo lezione" nella mia Scuola di Fisica "Giordano Bruno",
> elencavo,
Spero che questo sia uno scherzo....
> anche alle massaie che a volte venivano, �per ordine di
> complessit�, i comparti delle discipline che una volta si chiamavo
> "esatte":
> -matematica � geometria - �cinematica �- dinamica �- fisica.
> E raccontavo come l'ultimo salto, quello alla fisica � il pi�
> rischioso, trattandosi del passaggio tra *discipline formali* ad una
> *disciplina del reale *..
>
> Ma non divaghiamo.
>
> Ora supponiamo di scrivere l'equazione di un'altra qualsiasi curva, al
> posto di a/x , una f(x), sempre positiva, con dominio da zero a pi�
> infinito e codominio come volete, continua e derivabile (con derivata
> anch'essa continua) in ogni punto, in cui appaia, anche qui, un solo
> parametro libero, a, al quale possiamo attribuire, come prima (a>o)
> un valore a piacere.
LE DIMENSIONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non il numero ma le dimensioni fisiche.
Spero che ti sia chiaro che la frase
una mela e' una pera sia un assurdo
(una mela e' una mela ed e' cosa differente da una pera).
Allo stesso modo e' assurdo affermare che un potenziale e' una massa
> Passando alla cinematica, diciamo anche che continua anche qui a
> valere, per questo diverso campo a simmetria radiale (ma la condizione
> non � necessaria, possiamo immaginare, sempre nel continuo, qualsiasi
> "orografia" spaziale")
Definizione operativa di "Orografia Spaziale"
>l'imposizione di cui sopra ("un punto collocato
> nel campo subisce un'accelerazione-- ecc..").
>
> Insomma la mia domanda, si sar� a questo punto capito, � la seguente.
mica tanto
>
> *Se la mia equazione venisse scritta con un solo parametro libero, a,
> lo stesso che compare nell'espressione del primo termine (dimensionato
> fisicamente �come volete), ci sarebbero problemi di "trattabilit�
> fisica"?*
>
> P.S. � Per chi non ha notizia del dibattito, in corso nei n.g., cui mi
> riferisco: �per "primo termine" intendo quello di una funzione di
> potenziale in cui appaiono sommati due termini: il primo � -a/x.
> (Il secondo termine ha la forma della derivata della "gaussiana", ma
> questo � ininfluente rispetto a quanto detto sopra, e possibilmente va
> qui ignorato).
>
> Grazie per l'attenzione.
Qualsiasi equazione dimensionalmente corretta puo' avere un senso
fisico.
Cioe' puo' far parte di una teoria fisica. Ovviamente tale teoria puo'
essere completamente
sbagliata
>
> Ciao.
> Luciano Buggiohttp://www.lucianobuggio.altervista.org/pdf/galassie.pdf
Marco
Received on Mon Nov 30 2009 - 16:41:40 CET