Re: Arancione e marrone

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Sat, 05 Dec 2009 01:19:48 +0100

Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Giorgio_pp wrote:
>
>> ... LOL ...
>
> Gia', e' stata la mia reazione anche quando LB la scrisse la prima
> volta. Ed all'obiezione che quando si ha la dissenteria la cacca diventa
> gialla, Buggio rispose... oops, non rispose nulla :-)

devo dire che per una volta non mi dispiace l'idea di
Luciano Buggio, anche se non ha certo la forza di una legge
immutabile.

Ma la vedo diversamente cmq.

Diciamo che a noi PIACCIONI molto i colori puri e brillanti,
quelli dell'arcobaleno.
E non credo di sbagliare di molto se dico che con rosso blu
e verde ci mettiamo il 95 % delle persone. Poi alcuni amano
il giallo (problema loro :-) eh he he).

Ebbene, i colori nella parte fredda dello spettro, che trovo
bellissimi, sono tipici dei composti che assorbono nella
parte calda.
Ora ci vogliono molecole con cromofori mediamente complicati
e/o mediamente delicati per assorbire nel rosso,
nell'arancio o nel giallo (ed apparire blu, viola, verdi).
Ad es. grandi sistemi pigreco.

L'idea dell'entropia mi piace perch� (con poche eccezioni,
penso alla grafite), nelle condizioni terrestri, ossigeno,
luce UV, temperatura ed altri fattori degradanti, tendono a
rovinare questi bei cromofori, e a semplificarli. Ecco che
il loro spettro di assorbimento si sposta verso il viola
(che � pi� facile da assorbire, dato che interessa sistemi
di legami pi� forti, ad es. tantissime sostanze organiche
sono gialline), e il colore che assumono verso il giallo,
marrone etc.

Devo anche dire che stiamo parlando del solo primo stadio
dell'entropia (e dei composti del carbonio). L'entropia
definitiva dei materiali organici comporta la totale
demolizione, con formazione di sostanze molto stabili e
legami forti (CO2, H2O e roba simile), e a quel punto lo
spettro di assorbimento sfora violentemente
nell'ultravioletto e perde anche la pi� modesta spalla
visibile nel viola. Allora andiamo a finire nell'incolore
(come colore trasmesso).

Con questa precisazione, cmq l'idea di Luciano Buggio in
questo ambito mi piace. Anzi credo che proprio di istinti ci
abituiamo ad attribuire valenze negative ai "colori
entropici". E' qualcosa di primitivo, non di culturale, e
istintivo. Persino i frutti, che gli alberi dipingono per
attirare il "nostro" (in senso lato) occhio, hanno spesso
dei colori pi� puri, e anche le livree di gala degli animali
sfoggiano tanti colori freddi.
Quindi penso che sia un po' una sensazione trasversale.
Certo, il marrone e il beige abbondano, ma credo che in quel
caso si tratti di mimetismo pi� che di estetica

ciao
Soviet
Received on Sat Dec 05 2009 - 01:19:48 CET

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