Elio Fabri wrote:
> Considera un corpo che si muove lungo un parallelo, verso Est, con
> velocita' v costante.
> Mettiamoci in un sistema di riferimento che non ruota con la Terra: in
> questo rif. quel corpo avra' una velocita' maggiore: v' = v + wr,
> essendo w la velocita' angolare di rotazione della Terra, e r il
> raggio del parallelo.
> Il corpo ha quindi un'accelerazione (centripeta)
>
> a = v'^2/r = v^2*r + w^2*r + 2 v*w.
>
> Di conseguenza per avere questo moto sara' necessaria una forza
> (centripeta) pari a F=m*a.
>
Vorrei ringraziare Elio Fabri per avere finalmente spiegato chiaramente
un aspetto della accelerazione di Coriolis che non viene quasi mai
insegnato e vorrei anche chiedere un commento su una apparente
asimmetria che mi sempre incuriosito.
E' chiaro che se si scrivono le equazioni che trasformano vettori tra un
sistema di riferimento inerziale e un sistema di riferimento rotante,
l'accelerazione di Coriolis viene fuori immediatamente in modo elegante
e pulito e non c'� bisogno di preoccuparsi di asimmetrie.
Il problema viene fuori quando uno si chiede, come ha fatto il primo
signore, il "motivo fisico" dell'insorgere dell'accelerazione di C.
Mettendosi in un sistema rotante particolarmente adatto con i 3 assi
disposti
1) parallelo all'asse di rotazione
2) perpendicolare all'asse di rotazione in direzione radiale
3) perpendicolare ai due precedenti (quindi tangenziale alla rotazione),
succede che:
la componente della velocit� lungo 1) non da effetti.
La componente della velocit� lungo 2) da un effetto che si spiega con
la conservazione del momento angolare.
La componente della velocit� lungo 3) da un effetto che si spiega con
la variazione dell'equilibrio tra accelerazione centrifuga e
accelerazione centripeta come ha spiegato Elio Fabri.
Forse dovrebbe ma il primo non mi disturba molto mentre, invece, mi
disturba il fatto di dovere ricorrere a due leggi apparentemente
diverse per spiegare il secondo e terzo caso. Tra l'altro mentre il
terzo caso � in qualche modo "istantaneo", il secondo deve tener conto
di uno spostamento infinitesimo dell'oggetto che si muove.
Fastidioso anzichen�!
:-)
Mi sorge il dubbio, che qualcuno di voi sa sicuramente sbrogliare,
che la conservazione del momento angolare e l'accelerazione
centrifuga siano aspetti diversi di una stessa cosa.
Daniele Fua, UniRomaUno
Received on Wed Nov 25 2009 - 23:12:59 CET
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