Magister P.N. ha scritto:
> La domanda dell'OP sembra diversa. Io la riformulerei cosi': E' vero
> che se un buco nero "risucchia" una massa consistente, il suo raggio
> di Schwarzschild aumenta, altrimenti non varia (o varia in misura
> minima)?
E' vero, ma non capisco l'interesse della domanda.
> Non si puo' descrivere bene la geometria in modo divulgativo, ma forse
> si possono descrivere delle "storie" tipiche: ad esempio, come viene
> visto dall'esterno un sistema di riferimento in caduta libera vicino
> ad un buco nero, oppure come vengono visti gli oggetti lontani in tale
> sistema di riferimento...
Non e' semplice neanche questo, nel senso che occorrono un sacco di
cautele e precisazioni, e che probabilmente chi non e' abbastanza
allenato rischia comunque di prendere fischi per fiaschi.
Cerco di dare un'idea di quello che intendo.
Tu scrivi "come viene visto", e gia' qui occorre precisare.
Intendi come si comportano eventuali segnali luminosi inviati dal
corpo in caduta libera?
Se si' la risosta e' semplice, mma giustificarla non lo e' affatto.
Assumiano che A, in caduta libera, invii dei segnali in direzione
radiale, a intervalli di tempo costanti se misurati da un orologio
solidale con lui.
Allora B, fermo a grande distanza sulla "verticale" di A, ricevera'
segnali sempre piu' distanziati, in numero finito.
L'ultimo che ricevera' sara' quello inviato immediatamente prima che A
attraversasse l'orizzonte.
Viceversa, se e' B che manda segnali verso A, sempre equispaziati per
l'orologio di B, A continuera' a riceverli anche dopo aver
attraversato l'orizzonte, in totale il numero di segnali sara' finito:
l'ultimo appena prima di venire "inghiottito" dalla singolarita'.
Era questo che intendevi?
Se si', a che serve chiedere cose simili, e a che serve dare le
risposte?
--
Elio Fabri
Received on Sat Oct 17 2009 - 20:55:26 CEST