Re: inerzia in relatività generale.
On 22 Ott, 22:04, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
> On 22 Ott, 16:01, no_spam_at_no_spam.it (Aleph) wrote:
> Se l'oggetto � esteso allora cominciano i guai...
> Inoltre tutto questo ha senso se assumi che il "campo gravitazionale"
> generato sia trascurabile.
> Se ne tieni conto allora devi usare delle nozioni di massa ben pi�
> sofisticate che si ricavano dalla mettrica all'infinito spaziale,
> come la massa ADM.
Ma, correggimi se sbaglio, questo � molto importante, si allaccia a
sottili questioni come l'olonomia e la fase geometrica associata alla
curvatua, ma ha poco a che fare con la nozione proposta da Einstein di
inerzia per masse di prova.
> Riguardo alle questioni sollevate da Tetis, mi sembrano un ramo morto
> della relativit�, una di quelle
> strade seguite da Einstein e poi abbandonate, perch� insostenibili
> (come si vede dal fatto che considera
> sistemi di coordinate con deg g =1 (mi pare si chiamasse "teoria
> unimodulare").
Interessante.
Sembra che questo aspetto della scelta di unimodularit� ha suscitato
in verit� numerose polemiche. Einstein riteneva fosse una scelta priva
di conseguenze fisiche osservabili, lo dice infatti proprio
nell'articolo del 1916 ed anche del 1917, riteneva che semplificasse
le formule. Altri hanno suggerito che, al contrario, oltre a produrre
delle forzatura e risultare euristicamente scomoda, avrebbe potuto
produrre delle conseguenze osservabili. A livello classico Finkelstein
ha smentito che la richiesta di unimodularit� comporti un problema o
l'altro tuttavia ha notato che la ricerca di un sistema di coordinate
unimodulari conduce naturalmente a imporre un vincolo differenziale a
cui � associato un moltiplicatore di Lagrange, Finkelstein ha mostrato
che il termine cosmologico potrebbe essere stato suggerito ad Einstein
proprio dalla curiosit� di dare un significato fisico a questo
moltiplicatore.
Ad ogni modo dicendo unimodularit� hai detto la parola magica e mi hai
dato l'idea di fare una breve ricerca con un motore di ricerca. Si
trova una quantit� di articoli recentissimi sul tema. Sembra infatti
che nel contesto della interpretazione statistica e quantistica della
teoria la richiesta di unimodularit� smetta di essere una semplice
libert� di gauge ma diventi un vincolo fisicamente significativo, non
osservabile localmente ma globalmente condizionante. Smolin in un
articolo del 2 Ottobre 2009 ha basato su questa interpretazione una
soluzione al paradosso della energia di vuoto in gravit� quantistica.
> Ciao, Valter
Received on Fri Oct 23 2009 - 17:18:31 CEST
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