Re: Spazio-tempo

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: Wed, 23 Sep 2009 02:02:58 -0700 (PDT)

On Sep 21, 10:36 am, "Hevelius" <inva..._at_libero.it> wrote:

> Ma uno spazio-tempo diverso dal nostro, come potrebbe sussistere in un
> universo parallelo o (credo) in un buco nero, coesiste col nostro? E' oltre
> la nostra percezione di infinito o eternita? Altro? Dopo tutto i buchi
> neri, se in qualche modo relazionati ad uno spazio-tempo diversi, sono
> avvertibili nel nostro universo.


Ciao
Poni una questione che non e' tanto difficile in quanto "fisica", ma
e' difficile per la sua natura proprio ontologica.
Fosse soltanto richiesta, o meglio, bastasse solamente una risposta
fisica (dove per fisica si intende concernente la natura stessa delle
cose) allora sarebbe una cosa difficile, si difficile ma comunque,
qualora ne esista la conoscenza di fondo e al corredo, si potrebbe
comunque risolvere.

Il punto e' che la tua domanda non si esaurusce affatto ad un livello
fisico, essa e' molto piu' profonda.

Mi accingo alla risposta <<fisica>>. [cerco di essere il meno ambiguo
possibile per quanto questo metodo di discussione mi permetta]
Per quanto ne sappiamo oggi, con il meglio delle nostre capacita' ,
possiamo avvalerci della teoria della Relativita' Generale.
Secondo tale teoria uno spaziotempo e' un modo comodo per misurare le
posizioni e le dinamiche dei corpi massivi e carichi.
Le misure concernono dunque spazio e tempo, l'oggetto delle misure e'
dato dai corpi, e' il predicato di tali misure e' la luce (i fotoni).
Essi <<strutturano>> per cosi' dire lo spaziotempo rendendolo
ordinato, ne danno una metrica, un ordinamento, lo mettono in chiaro.
Ma sono sempre i fotoni a fornire la immagine (illusoria aggiungerei)
che esistono gli <<spazii>> entro cui i <<corpi>> dotati di una
propria posizione possono <<muoversi>> allo scorrere del <<tempo>>.
Rimanendo alla RG e' fatta chiarezza su un punto:
Se una entita' ha energia, essa <<attira gravitazionalmente>>
attraverso una deformazione dello spaziotempo. Non e' niente altro che
la geometria che da statica diviene dinamica: deforma il costrutto
spaziotemporale e noi quindi <<percepiamo>> il corpo come se fosse
attratto gravitazionalmente.


Ora vi sono delle caratteristiche legate a questa struttura
spaziotemporale, sono quelle che noi umani misuriamo come la
"dinamica" , cioe' dare delle posizioni riferite ai corpi al passare
del "tempo".

Diciamo ad esempio moto rettilineo ed uniforme, oppure accelerato...
parliamo di forze; ma questo perche' sono i concetti a piu' basso
costo e che ci permettono una ottima fruibilita' delle relazioni
fisiche che abbiamo intorno.

In alcuni contesti tali relazioni devono essere estese/migliorate...
Ad esempio quando le energie in gioco [buchi neri] divengono troppo al
di la' delle nostre capacita' con tali mezzi di indagine.


Quando dovessimo trovarci in prossimita' di un buco nero possiamo
sperimentare quello che segue.

Esso e' un ENTE come gli altri per quel che riguarda la sua capacita'
di modificare lo spaziotempo, attrae gravitazionalmente come una
stella (cioe' nella stessa maniera) soltanto che lo fa con una
intensita' di molto superiore.

E' proprio quando tale intensita' diviene ESTREMA che il buco nero
cessa di aparire come un corpo "normale" per acquisire nuovi dettagli
caratteristici: diviene un nuovo universo, quasi slegato da questo in
cui viviamo, e per il quale necessitiamo di un tempo infinito
affinche' <<possiamo vederci dentro>>.

La membrana che separa questi 2 universi, detta orizzonte, separa in
maniera drastica i 2 universi e lascia passare solo poche
informazioni, si parla del No Hair Theorem: cioe' dell' interno del
buco nero noi non possiamo sapere altro se non che esso (prima di
collassare) era dotato di:
una massa
una carica
uno spin (rotazione).

Abbiamo perso qualsiasi contatto con tutto cio' che costituiva e
costituisce il Buco Nero.

Mi fermo qui.... se vuoi davvero entrare nei dettagli ti posso
suggerire delle letture
Received on Wed Sep 23 2009 - 11:02:58 CEST

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