Giorgio Pastore ha scritto:
> Enrico SMARGIASSI wrote:
> > Aleph wrote:
> .... mentre la pressione macroscopica,
> >> essendo data dalla somma degli urti molecolari sulle pareti del
> >> recipiente
> >> (o del corpo immerso), � un concetto che, mi sembra, dovrebbe
> >> mantenere la
> >> sua validit� anche ad alte pressioni.
> >
> > Certo che il concetto di pressione macroscopica conserva la sua
> > validita'. Ma quello che osservo e' che, a densita' elevate, descriverla
> > come prodotta da "urti" di molecole non ha molto senso, visto che il
> > concetto di urto in quei regimi perde di significato.
> In realta' c'e' una situazione in cui si puo' giustificare
> rigorosamente l' idea di "urti" anche ad alte densita':
> se l' interazione tra molecole del liquido e parete e' un'
> interazione "a parete dura".
[cut]
Molto interessante: in maniera intuitiva era proprio a una
schematizzazione del genere che pensavo, pensando fosse possibile
distinguere il potenziale intermolecolare da quello tra molecole del
fluido e molecole del contenitore, almeno entro limiti di pressione
sufficientemente ampi (per pressioni enormi � ovvio che alla fine salta
pure il contenitore).
> P.S per Aleph, appena ho un momento libero cerco il riferimento al
> lavoro di Lebowitz e Penrose.
Grazie, mi piacerebbe vedere cosa dicono.
Saluti,
Aleph
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Received on Wed Sep 30 2009 - 10:01:18 CEST