Sam_X ha scritto:
> Immaginiamo un tubo di vetro idealmente vuoto che si trovi sul pianeta
> Terra.
> Immaginiamo di iniettarvi all'interno un po' di un qualsiasi gas.
> Il gas "cadr�", "si assester�" sul fondo del tubo oppure si espander� in
> maniera da occupare tutto il volume disponibile?
La seconda che hai detto. PERO':
se il tubo e' verticale e di altezza non trascurabile, la densita' del
gas variera' lungo la verticale con legge esponenziale, ed esponente
proporzionale all'opposto del reciroco della temperatura -1/T.
Esattamente come accade per l'atmosfera, piu' rarefatta alle alte quote.
Per temperature molto prossime allo zero assoluto, la distribuzione
risultera' significativemente non nulla solo in uno straterello
adiacente il fondo del tubo.
> Sono quasi certo che la seconda opzione sia quella giusta ma non riesco a
> capire perch�.
> In presenza della forza di gravit� ed in assenza di qualsiasi altro fluido
> all'interno del tubo perch� le particelle del gas non "precipitano" o quanto
> meno non si addensano in basso a causa della forza di gravit�?
Si addensano sempre, ma tanto meno quanto piu' la temperatura e'
elevata. A T�amb e piccoli dislivelli l'effetto e' impercettibile.
> Pu� essere a
> causa degli urti tra le particelle previsto dalla teoria cinetica dei gas?
A causa dell'agitazione termica delle molecole del gas, elevata anche a
temperatura ambiente, e degli urti, con le altre molecole E con le
pareti. Per un gas perfetto, si considerano molecole puntiformi a
probabilita' d'urto fra molecole nulla. Per un gas che solo approssima
un gas perfetto, come l'aria, a T�amb e pressione atmosferica, il
cammino libero medio delle molecole e' piuttosto cortino (micron), e
quindi entrambi i tipi d'urto sono importanti; ma per gas molto
rarefatti il clm diventa di metri o chilometri, e quindi sono importanti
solo gli urti con le pareti, come per un gas perfetto.
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TRu-TS
Received on Thu Sep 03 2009 - 18:22:25 CEST