Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Elio Fabri wrote:
> > Certo che sul piano macroscopico la spinta di Archimede dipende dalla
> > differenza di pressione con la quota
> Siccome si parla di pressione, e' chiaro che il punto di vista non puo'
> che essere macroscopico.
Si parla anche di densit� e la densit�, nel limite di volumi molto
piccoli, ha senso anche come variabile mesoscopica o microscopica.
> > Si vede dunque che da questo di vista gradiente di pressione e spinta
> > di Archimede hanno una causa comune: la distribuzione di densita' non
> > uniforme.
> In questo caso c'e`.
Come anche nel caso, piuttosto generale, del gas o liquido isotermo da cui
eravamo partiti.
> Ma e' facile trovare casi in cui la differenza di
> densita' non c'entra nulla.
Vero, ma sono casi che non c'entrano nulla con il caso in discussione
(ipotesi di fluido in equilibrio termodinamico a una temperatura T).
> P.es. pensa ad un fluido con un gradiente di
> temperatura tale da mantenere una densita' uniforme quando il fluido e'
> in un campo gravitazionale dato.
...
> Quindi mi pare perfettamente giusta l'affermazione che la spinta di A.
> derivi dalla diff. di P, visto che questa ci deve sempre essere, e non
> dalla diff. di densita', visto che quest'ultima non e' necessaria.
A mio parere il modo in cui hai riproposto la questione � piuttosto
capzioso, poich� hai introdotto un caso particolarissimo (sistema
termodinamico - fluido - lontano dall'equilibrio termodinamico) per
contestare delle affermazioni relative a un caso affatto diverso (sistema
termodinamico - fluido - in equilibrio termodinamico).
La *spinta* di Archimede (lo dice l'espressione stessa) � una forza e in
quanto tale � evidente che si traduca macroscopicamente in una differenza
di pressione (essendo P = F/S), di modo che (a esempio) un cubo di lato l
immerso in un fluido (all'intreno di un campo gravitazionale dato) ne
sperimenter� l'effetto se e solo se si stabilisce una differenza di
pressione tra le sue due facce verticali. Tuttavia, nel caso in cui il
fluido sia in equilibrio termico, la differenza macroscopica di pressione
s'instaura *sempre* a causa di una differenza di densit� del fluido che si
realizza a livello microscopico (la spiegazione di Fabri a questo
proposito mi pare chiarissima) e che sussiste contestualmente alla
differenza di pressione.
E' evidente che era proprio questo il punto che contestavi (al di l� di
casi particolarissimi estranei a quello in discussione, come quello da te
proposto in seguito) infatti affermavi:
(LF) " A parita' di temperatura, non esiste variazione di pressione senza
variazione di densita'. [ecc.]"
(ES) "Il che non ha nulla a che fare con l'argomento, come ho gia' detto
in
altri post.
mentre invece � del tutto pacifico che ci� ha pienamente a che fare con
l'argomento e con il caso che stavamo discutendo.
Saluti,
Aleph
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Received on Fri Sep 11 2009 - 11:45:19 CEST