> I processi mentali e i modi di capire sono tanti,
> e ognuno ha i suoi. Quindi non posso giudicare,
> anche se il tuo ragionamento *oggi* mi farebbe
> dire "mah..."
Sulla questione di cui sopra (nell'albero del
thread) e sotto (qui) non ho proprio problemi di
sorta a farmi dare anche dello stupido. C'era un
nesso di cui non mi ero mai accorto pur avendo tutti
i pezzi sotto al naso da che ero piccolo, e sono
stato molto felice di aver imparato qualcosa in
questo senso, ovvero di mettere i pezzi assieme. Ed
� tutto, sono contento per questo. Dal tuo punto di
vista sono uno stupido, � ovvio, vista la distanza
mentale e culturale ma questo � inevitabile.
> Cosa hai scoperto? Che i numeri complessi si
> possono vedere come vettori, e che si possono
> moltiplicare tra loro? Che nel prodotto si
> moltiplicano i moduli e si sommano gli argomenti?
No, questo lo sapevo; ;) mi pareva di aver
sottolineato che mi riferivo solo alla rotazione di
+/- pi/2 quando si moltiplica o divide per "i". E
non pretendo certo di avere scoperto nulla, mi
pareva fosse molto chiaro, se per "scoperta" si
intende la classica scoperta dell'acqua calda.
Sapevo anche della rotazione ma era una nozione
nascosta da qualche parte tra le mie poche sinapsi.
Non avanzo nemmeno la scusa che l'analisi dei
circuiti non � mai rientrata nei programmi dei vari
esami. Il massimo per me, a fisica II, � stato il
classico RLC studiato con le equazioni
differenziali. Ma non �, dicevo, una scusa. Una
persona minimamente curiosa dovrebbe andare oltre
quasi per necessit�, e i fasori me li andai a vedere
per conto mio.
Ma in un certo senso, non avevo mai fatto 2+2.
> La realta'? E dove starebbe la realta'? Tu hai
> scoperto che la teoria dei circuiti lineari in
> corrente alternata si tratta nel modo piu'
> semplice usando i numeri complessi. Ma stiamo
> appunto parlando di una *teoria*...
Non lo so dove sia la "realt�", e infatti mi ponevo
una sorta di domanda indiretta parlando dei fasori.
Dal tuo punto di vista sar� un mio girovagare a
vuoto, forse, ma la connessione tra la rotazione di
un vettore e lo sfasamento tra tensione e corrente,
vista coi complessi, a me ha dato da pensare pi� che
tante altre situazioni in cui la matematica pare
"seguire" di necessit� la fisica e viceversa.
Mi viene da pensare a qualcosa di simile
all'evoluzione. Tra tante strade possibili noi
vediamo quella che le circostanze hanno favorito sul
piano della selezione e ci pare quella ovvia ed
evidente, magari dimenticando che sarebbero state
possibili tante alternative e altrettante sono state
"tentate" - sempre nel senso impersonale di una
legge di causa-effetto, sto cercando di non
antropomorfizzare :D Forse accade lo stesso: ci saranno
mille modi di descrivere matematicamente i circuiti
invarianti alla traslazione e quello pi� semplice ed
efficace finisce col far sembrare "reali" gli enti
che ci vanno di mezzo.
Ma so che l'epistemologia e la filosofia della
matematica e della fisica sono terreni spinosi e
preferisco non infilarmici :)
>> Un tensore di rango oltre a 2 non lo vedo pi�,
>> non parliamo di spinori e soci.
> E un tensore di rango 2 come lo vedi? :-)
Sono professionalmente favorito :) Le deformazioni
dell'elemento di volume si vedono davvero; posso
prendere un cubetto di gomma da cancellare,
applicare sforzi normali e tangenziali e vedere come
si deforma. Se si sta attenti alla forza che si
applica � pure possibile constatare l'uguaglianza
delle componenti tangenziali e relative simmetrie.
Certo, mi si dir� che non sto vedendo un tensore di
rango due, ma la situazione fisica che pu� essere
rappresentata da questo ente. Per� agli ottusi come
me aiuta, mi ha anche aiutato a studiarli (a suo
tempo, ora credo di aver dimenticato tutto) sapendo
che avevo a che fare con qualcosa di reale anche se
a modo suo.
ciao!
C.
--
"ti potrei fare a pezzi in questo momento... insieme
ai tuoi amichetti motociclisti" (Trey Wallace)
Received on Tue Sep 15 2009 - 14:16:42 CEST