Il giorno mercoled� 7 novembre 2012 16:40:45 UTC+1, Luciano Buggio ha scritto:
> On 6 Nov, 02:00, Multivac85 <multiva..._at_gmail.com> wrote:
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> (cut)
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> Poi ai primi del '900 certo diedero contributi
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> > filosofici anche Einstein, Heisenberg e Schroedinger,..
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> Prendiamo Heisenberg.
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> Secondo te Heisenberg trasse conclusioni a livello filosofico dalle osservazioni della realt� fisica, o viceversa fu condizionato da pregiudizi filosofici nell'interpretare quelle osservazioni?
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> Luciano Buggio
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> http://www.lucianobuggio.altervista.org
Bella domanda, si potrebbe pensare che, come nella questione dell'uovo e della gallina, i due livelli abbiano interagito a circolo pi� volte tanto da essere difficile riuscire a risalire a quale livello ha fatto partire il tutto. Questo dialogo con Einstein qui:
alpha.science.unitn.it/~colletti/download/meccquant.pdf
comunque mostra come in casi come questi i presupposti filosofici contino nella formulazione e nella valutazione di nuove teorie fisiche:
"Un dialogo tra Heisenberg e Einstein a proposito delle motivazioni alla base della meccanica delle matrici "Non siamo in grado di osservare le orbite degli elettroni", credo di aver risposto."Osserviamo invece la radiazione emessa dall'atomo, in base alla quale deduciamo le frequenze e le ampiezze degli elettroni . [--] giacch� una buona teoria deve fondarsi su grandezze direttamente osservabili, ho ritenuto pi� corretto limitarmi ad esse e basarmi sull'ipotesi, poi verificata, che rappresentino le orbite degli elettroni." (N.B.: rappresentare e non spiegare)"Ma dice sul serio?" ribatt� Einstein incredulo. "Dunque, secondo lei, una teoria deve basarsi esclusivamente su grandezze osservabili?"
N.B.: il positivismo rinnega il"beautiful Invisible" (cit. Vignale)
"Ma... cos� ha fatto anche lei con la teoria della relativit�", dissi con una certa sorpresa. "Lei stesso haaffermato che non ha senso parlare di tempo assoluto proprio perch� il tempo assoluto non � osservabile; leistesso ha detto che solo il tempo indicato dall'orologio, misurato in un sistema sia in moto sia in quiete, havalore per la determinazione del tempo.""Pu� essere che abbia detto una cosa del genere", ammise Einstein. "Ma, comunque sia, non ha senso. Forsepotrei esprimermi in modo meno reciso dicendo che i dati osservativi hanno un certo valore euristico; ma inlinea di principio � sbagliatissimo tentare di fondare una teoria esclusivamente su grandezze osservabili.Anzi, in realt� avviene esattamente il contrario: � la teoria che decide cosa dobbiamo osservare. Lei sirender� certo conto che il processo d'osservazione � cosa estremamente complessa." (W.H., op.cit.)"
Naturalmente penso che sia chiaro che affermare che una visione filosofica influisce sulle interpretazioni e teorie legate alle osservazioni scientifiche non vuol certo dire che (per esempio) dire che la legge della caduta dei gravi � opinabile allo stesso modo con cui sono opinabili come vere o false le teorie filosofiche pi� varie (da quelle metafisiche del tipo "Il principio del mondo � la ragione" a quelle etiche "Il bene dell'uomo � vivere seguendo pi� la ragione che i sentimenti"). Un esempio eclatante di atteggiamento simile � leggibile qui,
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/12/23/credo-alla-bibbia-non-darwin.html
qui non interessa parlare del personaggio, del suo ruolo e della scientificit� delle sue tesi, ma di una cosa di cui si � poco sottolineato la gravit�, ovvero il suo modo di pensare il lavoro della scienza:
�Io credo che la scienza debba procedere per tentativi, errori e confutazioni. Quindi gli scienziati non dovrebbero atteggiarsi a casta intoccabile e invece aprirsi alle idee critiche. Invece non vogliono nemmeno esaminare i contributi scientifici che abbiamo portato nel nostro seminario. Perch� la messa in discussione delle teorie darwiniane ha solide basi scientifiche, lo ripeto. Mentre la verit� � che nessuno finora � riuscito a dimostrare la teoria evoluzionistica. Che � una vera e propria posizione filosofica, basata cio� su convinzioni generali di fondo e non su evidenze sperimentali�.
Penso che sia proprio questo atteggiamento quello che temono certi scienziati, ovvero che se "anche certe teorie scientifiche sono influenzati da posizioni filosofiche", allora alcuni deducono che ci� vorrebbe dire che esse non solo non sono dimostrate in modo assoluto e indiscutibile (cosa che forse solo i positivisti dell'800 pensavano) ma che non avrebbero neppure un maggior grado di certezza di ogni altra possibile descrizione e spiegazione di fenomeni naturali, che siano filosofiche o religiose che siano. Secondo me qui l'insegnamento della filosofia in Italia ha qualche responsabilit�, ma sarebbe un discorso molto lungo...
Ciao.
Received on Wed Nov 07 2012 - 20:03:55 CET