Io devo essere particolarmente tardo: ogni volta che parlo o penso alla fisica mi assalgono mille dubbi, in questo caso invece non riesco a intuire il problema.
Un oggetto viene tenuto in moto circolare uniforme da qualcosa: la gravità, il braccio di una giostra, un elastico. Non importa cosa: una forza reale.
Nel sistema di riferimento del centro che esercita la forza reale, supposto inerziale, non ci sono problemi: il moto è circolare uniforme, con un accelerazione costante in modulo che corrisponde alla forza reale esercitata sull'oggetto in moto circolare. Fin qui tutto bene.
Nel sistema accelerato il tizio "in orbita" sente una forza reale (in effetti ne esercita una uguale e opposta sul centro); tuttavia nel suo sistema a= 0 e quindi per far tornare i conti si inventa una forza apparente.
se ciò che lo tiene in moto, "in orbita", è un elastico vincolato al centro, l'elastico si allungherà in ragione della forza scambiata, che è identica misurata nei due sistemi.
Se volessi mantenere la formula F=ma anche nel sistema rotante, senza introdurre forze apparenti, dovrei ammettere che l'unica forza reale esistente non è invariante passando da un sistema all'altro, ed avrei il problema di capire come mai, visto che l'allungamento invece è invariante.
Proprio per evitare casini di questo tipo si dice che F=ma non vale nel sistema rotante.
Cosa c'è di così strano e inammissibile?
Received on Tue Dec 12 2017 - 16:26:55 CET
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