Re: soli vecchi simili al "nostro" sole

From: Valerio HT <something_else_larkstongues757_zga_at_despammed.com>
Date: Tue, 8 Sep 2009 05:34:40 +0200

On Mon, 07 Sep 2009 15:07:23 +0200, Soviet_Mario ha scritto:

> Poi, in realt�, a me non interessava tanto la alta
> metallicit� dell'astro in s� stesso, quanto della nebulosa
> di gas attorno e, quindi, dei pianeti.

Valerio HT:
Allora devo avere frainteso quanto avevi scritto nel primo post,
ti cito la parte precisa:

Soviet_Mario:
>Stavo scrivendo delle robe di fantascienza e siccome avrei
>bisogno di un sistema in cui ci fosse molta pi� abbondanza
>di elementi pesanti, ma che per altri aspetti non fosse
>tanto dissimile dal nostro, vorrei valutare la plausibilit�
>di avere una stella tipo la nostra (cos'� pi�, G o K ?), ma
>nata da una nube protostellare figlia di antiche supernove e
>molto ricca di elementi pesanti appunto (molto in senso
>relativo), e di una o due generazioni pi� vecchia.

Valerio HT:
Ho interpretato quel "molto ricca di elementi pesanti" come riferito
alla stella e non solamente alla nube protostellare.
Ma, nel concreto, anche se avevo frainteso, in realt� non cambia
nulla, quasi sicuramente: perch� la ricchezza di elementi pesanti
di una nube protostellare determina SIA la ricchezza di metalli della
stella che essa poi origina (o delle stelle, nei casi non rari di
sistemi binari...), SIA la ricchezza di elementi pesanti dei pianeti
che dalla stessa nebulosa si formano. Metti pure che, "nel dettaglio",
esistono dei parametri che possono provocare alcune variazioni
nella formazione dei pianeti e nella loro densit� media (e questo
vale anche per la stella, seppure pi� limitatamente): distribuzione
non omogenea degli elementi pesanti nella nube e variazioni locali
di densit� nella nube stessa; dipende molto da come la nube si �
formata e, ma credo raramente, da possibili "onde d'urto diliuite"
di supernovae non abbastanza vicine da "spazzare via" la nube
protostellare ma non tanto lontane dall'avere effetti irrilevanti.

Tuttavia, le variazioni sulla composizione "media ponderale"
dei pianeti che non dipendano dalla massa e soprattutto dalla
abbondanza di elementi pesanti della nube protostellare, pur
tenendo conto delle eventualit� descritte sopra, pare che siano
relativamente piccole. Salvo scoprire poi un sistema solare
che contraddica clamorosamente sia la teoria sia le simulazioni
fatte coi computers: assai fortemente improbabile ma ad essere
proprio pignolissimi, non impossibile. Da quando abbiamo scoperto
che l'universo non solo appare continuare ad espandersi, ma
addirittura sembra proprio che la sua velocit� di espansione sia in
aumento, in astrofisica si � un pelino pi� prudenti a dichiarare
come "impossibile" un modello teorico... che nel tuo caso sarebbe
un sistema solare avente una stella del tutto simile al nostro Sole,
ma con pianeti aventi densit� media addirittura superiore a quella
del ferro. Ti dico francamente che tale scenario mi vede molto
scettico... alcuni planetologi hanno eseguito simulazioni per le
quali effettivamente, in circostanze particolari, potrebbero formarsi
dei corpi aventi quella densit�, ma si tratterebbe di planetoidi, e la
stella del sistema sicuramente avrebbe un contenuto metallico
ben pi� ricco di quello Solare. E se poi, come � facile succeda in un
sistema ad alta metallicit�, gli capitano dei giganti "fra i piedi"
in orbite vicine alla stella, quei piccoli pianeti cos� altamente densi
farebbero una brutta fine... ammesso che abbiano avuto il tempo di
formarsi. Affinch� si realizzasse il tuo modello di sistema solare
cos� peculiare, dovrebbe in effetti intervenire qualche fenomeno
fisico sinora sconosciuto, e per di pi� anche pesantemente influente.

Soviet_Mario:
> Quindi meglio tante supernovae modeste ma concentrate,
> vicine, che una sola poderosa, come mi pareva avesse
> suggerito Sao.

Valerio HT:
Esattamente come ha detto Sao 67174. Per� il risultato finale
sarebbe sempre un sistema con forte abbondanza di elementi
pesanti in cui anche la stella � assai ricca di "metalli"; quindi,
non puo' essere tanto simile al nostro Sole, anche se avesse
la stessa massa iniziale: avrebbe un campo magnetico assai
pi� intenso di quello solare e il suo "vento solare" sarebbe
pi� forte, la perdita di massa avverrebbe pi� rapidamente e
anche la sua evoluzione stellare sarebbe pi� rapida.
E valgono sempre le cose che ti ho gi� detto sopra circa eventuali
pianeti di densit� media maggiore di quella del ferro.

Soviet_Mario:
> La metallicit� della stella in realt� di per s� stessa non
> mi interessa. Al limite mi pu� interessare nella misura in
> cui non � scorrelata dalla metallicit� dei pianeti, che
> volevo molto densi

Valerio HT:
Ma appunto la metallicit� della stella � proprio correlata
a quella dei pianeti del suo sistema... si tratta di relazione
non "rigorosamente precisa",
ma il "margine di deviazione" dalla media standard ponderata
� piuttosto ristretto.

Soviet_Mario:
> Cmq ce ne avanza di tutti i suggerimenti e precisazioni che
> mi hai fornito. GRazie mille anche a te

Valerio_HT:
Figurati; piuttosto, siccome sono un gran "divoratore" di narrativa
fantascientifica, sarei proprio curioso di sapere quali idee stai
cercando di sviluppare... :-)
Visto che sei piuttosto interessato alla possibilit� reale che una
data situazione astofisica possa verificarsi, e visto il soggetto
del tuo interesse, credo che tu sia orientato alla "Hard SF",
quella di Asimov, Clarke, Larry Niven, Gregory Benford,
Greg Bear, Iain Banks, Stephen Baxter, Peter F. Hamilton, etc.
(che, poi, rimane il mio genere preferito di fantascienza,
salvo clamorose eccezioni come Philip K. Dick, Frank Herbert,
Philip J. Farmer, Ursula Le Guin, Stanislaw Lem).

Ciao
Received on Tue Sep 08 2009 - 05:34:40 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:18 CEST