Re: Costante di struttura fine

From: Gamow <gam_at_gam.it>
Date: Sun, 13 Sep 2009 03:04:47 +0200

> La mia non � una contestazione, ma forse non si comprende quello che viene
> difficile comprendere, e con questo non dico che non capisci, ma
> semplicemente parti dal presupposto che sia sbagliata a priori

In tanti ti hanno gia detto che il testo e' scritto in italiano
quantomeno strano e molte frasi portano a confusione.
Vedi Valter che non capiva cosa intendessi per trasversale.
In fisica delle onde significa una cosa sola invece tu intendi altro.

Ho specificato infatti che e' da un po
che ci penso su e lo ho riletto piu volte.
Se vuoi farti capire, migliora il testo invece di accusare gli
altri di non voler capire.

> Se viene difficile scrivere sulla costante di struttura fine e grazie a
> Valter derivare la costante di struttura fine dalla teoria cinetica dei
> gas, immagina quella pi� complessa.
> A parte gi scherzi, verra anche quella, a tempo debito e metter� tutto in
> un sito

OK va bene.

> Ho detto anche a Valter che stavo lasciano perdere tutto, se quella
> relazione fosse rimasta isolata, anche se quella relazione in un altro
> contesto ha una notevole importanza, ma mi rendo conto che portare avanti
> le esperienze sperimentali di Todechini non hanno molto valore.

Siccome ancora nessuno ha capito qualcosa della tua "teoria",
il tuo calcolo rimane numerologia imprecisa rispetto alla meccanica
quantistica.

> > 2) Perche' parli a volte anche di protoni? I protoni non stanno allo
> > stesso livello elementare degli elettroni, come ben sai.

> Per il semplice fatto che elettrone e protone sono particelle duali, nel
> senso che sono gli unici due modi di vibrare nel gas etere, uno a

Ma cosa stai dicendo? Hanno masse di ordini di grandezza diverse.
Nel protone agiscono forze che nell'elettrone (che poi pare non
composto) non ci sono.
Almeno parlassi di positroni..sarebbe piu' credibile.
Potresti addirittura vantarti di prevedere le antiparticelle.

> compressione e l'altro a depressione, creando due modi di vibrazione con
> diversa lunghezza d'onda (Massa diversa), ma vibrando nello stesso mezzo
> dissipativo hanno bisogno della stessa energia per ogni ciclo, = stessa
> quantit� di moto per ciclo e pertanto stessa carica.

Compressioni e depressioni con lunghezze d'onda diverse.
Guarda caso PROPRIO per formare elettroni e protoni.
Dai su: sembra tutto ad hoc, e senza dimostrazioni.

> Qualunque teoria deve soddisfare anche il modello classico, e ti posso
> assicurare questa soddisfa anche il modello quantistico

Le tue assicurazioni non sono supportate da calcoli, pare.

> Se cos� non fosse, non sarei qui a cercare di discutere e spesso a
> prendere soltanto insulti

Alle critiche tu rispondi infatti con insulti. Qui mi accusi
di non voler capire.
Gia' una volta ti chiesi se mi stavi prendendo in giro.

Tu vuoi discutere? MA di cosa se non riesci a farti capire?
Prima spiega la tua teoria, in italiano corretto e con dei conti,
e poi la gente puo' ragionare su delle basi.
Ora le basi non ci sono.

> Le critiche riesco a farmele da solo e ti posso solo dire che ancora manca
> solo da dimostrare cosa realmente � la costante di Plank, anche se
> intuitivamente dal mio modello si capisce immediatamente.

No, le critiche non te le fai da solo, altrimenti sarest in grado di
spiegare cosa hai fatto.

Raccontaci come era andata a finire a Palermo: con chi hai parlato?
Che commenti ti hanno fatto?





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Received on Sun Sep 13 2009 - 03:04:47 CEST

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