Il 09/11/2012 21:49, Elio Fabri ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> siccome non ho mai provato a fare una cosa simile, ti chiedo una
>> curiosit�: la legge suddetta, � obbedita in modo accettabile in un
>> numero significativo di superfici reali, e in un range decente di
>> pressioni? O servono materiali con requisiti particolari?
> Piacerebbe anche a me saperlo.
> Le cosiddette "leggi dell'attrito" vengono propagate di generazione in
> generazione, senza che nessuno si scomodi a chiarire il punto che
> chiedi.
Posso affermare per esperienza diretta :-( che il range di validita'
delle leggi d'attrito dinamico e' estremamente basso.
Sottoposte alle pressioni massime e velocita' radenti appena fuori dal
range per cui sono state progettate, le "piramidine" di cui parlavo al
post precedente fondono e arrotondano le punte, quando non vengono
letteralmente piallate via. Le frizioni puzzano di olio bruciato e
cominciano a slittare (e continueranno per sempre, fino alla
sostituzione dei dischi); i ferodi cominciano a frenare come se fossere
ben lubrificati (e, regolarmente, piu' da un lato che dall'altro; per
cui ogni frenata comporta un'improvvisa, violenta e imprevista sterzata).
E questo l'ho sperimentato non solo su alcune automobili (RIP), ma anche
su qualche bicicletta (dove, a dir la verita', il costo della
sostituzione dei pattini era molto inferiore a quello delle pastiglie :-)
Questo per quanto riguarda gli effetti permanenti delle temperature
elevate: ma gli effetti temporanei delle temperature molto basse non
sono da meno. Negli anni passati, ero appassionato di una pista da
discesa in Mountain Bike, detta in sloveno "verticala", che scende dal
monte Concusso con pendenza media del 100%. Ho smesso di cimentarmici
dopo una giornata con neve e -15�C, quando per riuscire a fermarmi ho
dovuto dirigere verso una macchia di ginepro :-(
--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Fri Nov 09 2012 - 23:05:13 CET
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