Re: Idee filosofiche che hanno realmente influito su teorie e pratiche scientifiche

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sat, 10 Nov 2012 00:47:23 +0100

On 11/9/12 9:35 AM, Massimo 456b wrote:
>
> "Giorgio Pastore" <pastgio_at_units.it> ha scritto nel messaggio
....

> Onestamente mi semba un modo un po' tirato per i capelli di declinare
>> il termine metafisica. Certo, etimologicamente si potrebbe sostenere
>> che ogni innovazione in qualsiasi particolare disciplina sia una
>> meta-disciplina. Ma non e' il senso storicamente determinato del
>> termine, almeno da Aristotele in poi.
>
> che altro dovrebbe essere?
> Ad esempio se finisco la
> frase con una faccina :-)
> abbiamo un bel metalinguaggio.

Non penso che debba raccontare a te che originariamente era meta' ta
physika' (oltre/dopo i libri sulla natura di Aristotele.

Ma per il contenuto di quei libri e' passata ad indicare quella parte
della filosofia che si occupa della realta' al di la' dei dati dell'
esperienza sensibile.

Questo puo' essere considerato un "superamento", "andare oltre" l'
esperienza, ma non necessarimente nel senso di "esserne
superiore"/"migliorare". Ed e' a quest' ultima accezione che mi sembra
stai facendo riferimento tu.

Sulla faccina come metalinguaggio poi dissento completamente: se anche
le faccine fossero un superamento, per metalinguaggio si intende un
linguaggio attraverso il quale fare affermazioni su un linguaggio
(diverso o anche lo stesso usato nel metalinguaggio).

> Non esisteva, ora esiste.
> Per� mi interessa molto la
> tua, come prof. universitario
> di fisica, visione della metafisica.
> Se mi dici un bastone fra le
> ruote al progresso, non
> mi scandalizzo. Ma non �
> detto che sia cos�.


Infatti non e' cosi'. Dal mio punto di vista, sempre con quella che
considero l' accezione storica del termine, la metafisica non puo'
essere un bastone tra le ruote per il progresso della conoscenza. Ne e'
anzi il prerequisito, di cui il singolo puo' essere piu' o meno
cosciente, ma pur sempre esiste come condizione, prerequisito, per dare
un senso a qualsiasi forma di conoscenza.
....
> Le idee di Aristotele sono state, come tutti
> sappiamo, smentite da Galilei.
> Ma Galileo aveva rispetto per Aristotele?
> Direi di s�.
> Erano materia di studio da
> 2000 anni.
> Ma senza il seme non nasce la pianta.

Si', ma per restare nella metafora, ogni volta si piantan semi di piante
nuove. Non si continua a piantare semi fossili di felci arboree
primitive. Di Aristotele, pur avendone ammirazione come filosofo con un
suo posto nella *storia* del pensiero, non posso considerare l' eredita'
sulla fisica come ancora attuale. Esattamente come non sono piu' attuali
le idee degli antichi greci sul ruolo delle donne.
....
> Quella natura che i fisici studiano
> non ha perso, in poco pi� di cento anni,
> quasi ogni contatto con l'uomo modernizzato?

Avrei detto che l' uomo puo' perder contatto con la natura e non
viceversa...

> Le risorse sono quelle che sono,
> ma mai nella storia dell'uomo sono state
> saccheggiate come negli ultimi
> cento anni in nome del ben-essere.
....
> o la scienza corregge la
> scienza, o la spinta deve venire
> dal di fuori dell'ambito scientifico.

La seconda che hai detto. Non e' la scienza/conoscenza a poter immettere
etica nelle scelte. Lo scienziato dovrebbe avere e sviluppare *anche* il
senso etico della popria azione. Ma questo non dipende dalle sue
conoscenze specialistiche. Eventualmente possono essere invece le
convinzioni etiche a influire sulla sua pratica scientifica (to', il
tema della discusione ! ;-) ).

....
>.. Ma mi raccomando.
> Tenete il segreto. Lo scopo principe
> della scienza � nascondere la verit� al
> popolo bue LOL.
> (vergogna)

E chi nasconde la verita' ? Chi si dovrebbe vergognare ? La costruzione
scientifica non e' segreta. Costa lavoro e tempo ? Anche imparare a
giocare a tennis. I libri di fisica che spiegano la meccanica
quantistica esistono da ormai un' ottantina di anni.

Gli unici che dovrebbero vergognarsi sono piuttosto quei divulgatori da
quattro soldi che ritengono giustificabile semplificare i conceti anche
al di la' del ragionevole, col risultato di diffondere e perpetuare
varie "leggende metropolitane" difficili da sradicare.

Giorgio
Received on Sat Nov 10 2012 - 00:47:23 CET

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