Re: Le forze "apparenti"

From: <tucboro_at_katamail.com>
Date: Sun, 17 Dec 2017 06:51:04 -0800 (PST)

Abbi pazienza, ma stai facendo confusione...sto passando da pensare di non capire a fondo le tue obiezioni/ragionamenti/inviti alla riflessione ad un netto dissenso.





Se un bambino sta seduto sulla giostra in moto circolare uniforme, le forze "reali" in gioco sul bambino sono tutte centripete e lo costringono ad andare in cerchio anzichè dritto come "natura" vorrebbe una volta posseduta una velocità v. Esse possono essere più di un, naturalmente, ad esempio: attrito tra il fondoschiena e il seggiolino, tiraggio della cintura di sicurezza, reazione di vincolo del parapetto esterno (diciamo del bordo della giostra). Se il seggiolino è cosparso d'olio e non ci sono cinture tutta la forza sarà data dalla reazione vincolare del bordo esterno, la quale a sua volta mette in trazione il braccio della giostra, la quale a sua volta carica l'incastro di vincolo del centro della giostra, il quale a sua volta scarica a terra..... .

Sia come sia, la o le forze reali in gioco sono queste, e non sono affatto equilibrate. Certo, per il terzo principio il bambino spinge tanto quanto la giostra tira, ma non è che prendi le due forze e le applichi entrambe.
Ovviamente applichi quella esterna, che è reale e centripeta. La forza esercitata SULLA giostra è centrifuga, e non è apparente.
La forza apparente (in questo caso centrifuga) è una cosa che ti inventi nel secondo principio per mantenere la struttura della formula.


Secondo il tuo ragionamento, se in un campo gravitazionale un tizio accelera (diciamo che non c'è aria) dovrebbe concludere che la sua accelerazione è 0 perchè si equilibrano la forza che la terra esercita sul tizio con la forza che il tizio esercita sulla terra?! Spero di aver capito male o niente....
Received on Sun Dec 17 2017 - 15:51:04 CET

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