Re: Domanda (apparentemente banale) su bulloni

From: ADPUF <flyhunter_at_mosq.it.invalid>
Date: Mon, 18 Dec 2017 23:59:54 +0100

Wakinian Tanka 20:33, venerdì 15 dicembre 2017:
> Il giorno venerdì 15 dicembre 2017 00:10:02 UTC+1, ADPUF ha
>>
>> 2.36 Attrito nella vite
>> ...
>> b) vite a filetto triangolare
>> Approssimativamente si ha:
>> p= Q (tg a cos b +- f)/(cos b -+ f tg a)
>> = Q (h cos b +- 2 pi r f)/(2 pi r cos b -+ fh)
>>
>> P= forza con braccio R
>
> Sarebbe il momento della forza di attrito diviso R? E dove
> compare nella formula che hai scritto?


Scusa ho sintetizzato troppo.

Dalle figure, P è la forza agente con braccio R che fa ruotare
la vite.

 
>> p forza alla periferia media diraggio r dei filetti
>
> Sarebbe la stessa di prima però diviso r?


p è la forza agente con braccio pari a quello della vite.

p * r = P * R
 

>> Q forza secondo l'asse della vite
>
>
>
> Non si capisce in quali condizioni si trova il sistema. Tanto
> per cominciare: siamo in una situazione statica o dinamica?
> Cos'è questa "forza secondo l'asse della vite"? Non vale
> rispondere: "è quella che chiedi nel tuo post" perché io mi
> sono riferito ad una situazione specifica. Se la situazione è
> proprio quella, va detto.


Allora ricopio la parte che forse spiega meglio
a) Vite a filetto rettangolare

Per l'equilibrio in riposo deve essere:
Q tg(a + fi) > P R / r > Q tg(a - fi)

Per il movimento si ha:
p= P R / r = Q tg(a +- fi)
 = Q (tg a +- f) / (1 -+ f tg a)
 
I segni superiori valgono se il movimento è diretto in senso
contrario a Q, gli inferiori se nello stesso senso di Q.

(Nella figura si vede che Q è la forza che agisce lungo l'asse
della vite.)

Nel 1° caso (segni superiori) per tg (a + fi) = oo
ossia a = 90° - fi si ha P = oo, il movimento è impossibile
sotto l'azione di P.

Nel 2° caso (segni inferiori) se a = fi, è P = 0, la vite resta
ferma oppure si muove di moto uniforme sotto l'azione di Q; se
a > fi, è P > 0 e agisce in direzione opposta a quella segnata
nella fig. 2.78, la vite cessando P si muove sotto l'azione di
Q di moto accelerato; se a < fi, la vite non può muoversi
sotto l'azione di Q senza il concorso di P, quindi nella viti
di fissamento si deve tenere a z fi; in pratica per tali viti
a filetto rettangolare si tiene a z 6°.


Coefficiente di effetto utile.

Nel 1° caso (segni sup.):
eta = tg a / tg(a + fi)

Nel 2° caso (segni inf.):
eta = tg(a - fi) / tg a

Si ha eta massimo per a = 45° - fi / 2. Il coefficiente f varia
da 0,1 a 0,3, ossia fi varia da 6°÷ 17° a norma della
lavorazione e lubrificazione. Per fi = 6°, f = 0,105, si ha:
eta_max = 0,81 per a = 42°. Praticamente per viti a passo
multiplo si tiene al massimo a = 20°, allora eta = 0,74. Per a
= 5° si ha eta = 0,45. Per ottenere grandi pressioni si tiene
a <= 3°, allora eta <= 0,27.

...


>> h passo della vite
>> a angolo di inclinazione del filetto (tg a = h/(2 pi r) )
>> f = tg fi coefficiente di attrito
>
> e "fi" che cos'è?


L'angolo di attrito oltre il quale scivola.

Prova con la scala a pioli appoggiata al muro... :-)
(in realtà è più complesso)


>> b semiangolo al vertice del filetto (0 per filetto
>> rettangolare)
>> i segni +- e -+ vuol dire il primo se il movimento è
>> contrario a Q il secondo se il movimento è nello stesso
>> senso di Q. Fonte: il mio ormai famoso vademecum Malavasi
>> :-)
>
> Grazie, ma mi manca qualche pezzo :-)


Spero che adesso si capisca meglio, purtroppo non posso
riprodurre le figure.


-- 
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
Received on Mon Dec 18 2017 - 23:59:54 CET

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