Re: dimensioni dell universo

From: Peter11 <nospam_at_nospam.it>
Date: Tue, 25 Aug 2009 00:25:26 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:7fg6h2F2l08inU3_at_mid.individual.net...

>
> La via d'uscita che si adotta nei modelli cosmologici standard si
> appoggia sul *principio cosmologico*, il quale asserisce che si puo'
> fogliettare lo spazio-tempo con ipersuperfici di tipo spazio, su
> ciascuna delle quali l'universo appare omogeneo e isotropo.
> (Ne segue che queste sezioni saranno a curvatura costante, ma questo
> ora non interessa.)

Fogliettare intendi partizionare in sottovariet� connesse, giusto? (tieni
presente che non ho studiato fisica).
>
> Per essere precisi, l'isotropia vale solo per osservatori che
> percorrono determinate linee d'universo, che sono chiaramente
> ortogonali a queste ipersuperfici.
> Puoi sincronizzare i tempi propri di questa famiglia di osservatori
> prendendo uguale il tempo proprio su una data ipersuperficie, e lo
> stesso pr. cosmologico assicura che tutte le ipersup. sono a t
> costante. Questa e' la definizione di _tempo cosmico_.

 Resta naturalmente da discutere la base osservativa del pr.
> cosmologico, che e' sicuramente falso su piccola scala (esistono
> svariate condensazioni di materia che vanno contro l'omogeneita')
> L'idea e' che queste possano essere viste come fluttuazioni rispetto a
> un fondo omogeneo, ma che non ci siano disomogeneita' rilevanti su
> grande scala.
Nel senso che queste propriet� sono "globali", mentre a livello locale,
ovviamente, ci possono essere situazioni assai difformi. Insomma, su scala
globale, l'universo � in media (anche se questo non � forse il termine
giusto) omogeneo.
Received on Tue Aug 25 2009 - 00:25:26 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:17 CET