Re: Frigorifero e CONSUMO dell'ENERGIA - realtà o fantasia?

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Tue, 21 Jul 2009 00:27:24 +0200

Ferretti&Son ha scritto:
> Salve,
> io e mia moglie da diverso tempo discutiamo della seguente questione.
> Mia moglie non fa altro che ripetermi che TENENDO APERTO lo sportello del
> frigo pi� del tempo necessario a prendere gli alimenti (a volte mi capita di
> prender della roba in frigo, e solo dopo averla consumata RICHIUDERE lo
> sportello del frigo), la temperatura si alzi, e che NECESSARIAMENTE il
> frigorifero, per ripristinare la temperatura SETTATA inizialmente, consumi
> maggior energia del normale.
...
> Io sostengo che SOLO i frigoriferi di NUOVA generazione si comportano cos�,
> in quanto dotati di sensori che segnalano periodicamente la temperatura
> rilevata, e che eventualmente ordinano di aumentare/diminuire l'erogazione
> dell'energia elettrica per diminuire/aumentare la temperatura.

Come ti hanno gia' detto El Che e Franco, tu sbagli di brutto e tua moglie
invece *in linea di principio* ha ragione, ma ritengo anche che tua moglie
sopravvaluti molto lo spreco che un'apertura prolungata comporta.

Quando apri lo sportello di un frigorifero tenuto chiuso da molto tempo, l'aria
fredda in esso contenuta cade verso il basso, sostituita dall'aria "calda" (a
temperatura ambiente) che vi entra dall'alto. Te ne accorgi aprendo il frigo e
mettendo una mano SOTTO al portello, senti chiaramente un flusso d'aria fredda
discendente che dura 7-8 secondi e poi cessa, a ricambio completo.

Nei 3-4 secondi necessari ad aprire, estrarre una bottiglia e richiudere
rapidamente, ma non tanto in furia da sbatocchiare tutto il contenuto della
porta, il ricambio e' circa la meta'. D'altra parte, un frigorifero vuoto
contiene circa 150 litri d'aria, uno pieno circa 100, ossia 100 g; e il suo
calore specifico e' circa 1/4 di quello dell'acqua. L'energia che si perde ad
ogni apertura prolungata oltre gli 8 secondi e' quindi quella necessaria a
raffreddare (da T� ambiente a T� frigo) 25 grammi d'acqua (un bicchierino da
liquore, e neanche completamente pieno). Aprendo e chiudendo rapidamente la
porta se ne risparmia meta'. Tenendo aperta la porta oltre gli 8 secondi, anche
l'aria "calda" entrata nel frigo cede calore alle serpentine, ai cibi e alle
bottiglie ed esce, raffreddata, per essere sostituita da nuova aria "calda"; ma
ad occhio e croce, per eguagliare la "perdita di frigorie" che avviene nei primi
8 secondi, direi che ci vogliono alcuni minuti. Il riscaldamento per
irraggiamento direi che e' trascurabile. Il riscaldamento della lampadina
interna da 10 w e' piu' sensibile, in un minuto e' in grado di scaldare da T�
frigo a T� ambiente ben 8 grammi d'acqua.

Uno spreco d'energia molto maggiore si ha mettendo in frigo un litro di brodo
tiepido (diciamo 40�C) senza attendere che si raffreddi a T� ambiente (diciamo
22�C): l'energia necessaria per portarlo a 4�C raddoppia (ma qui stiamo parlando
di 1000 grammi d'acqua, non 25).

L'idiosincrasia femminile vero le porte dei frigo lasciate aperte, che ho
constatato anche nella mia famiglia, credo si tramandi da madre in figlia. Vance
Packard, ne "I persuasori occulti", racconta della campagna pubblicitaria di un
nuovo frigorifero che presentava il prodotto pieno di derrate ed aperto, in modo
da metterne in evidenza la capacita', che fu un flop. Gli psicologi
intervistarono un campione del target (le casalinghe USA degli anni '50)
concludendo che la visione di un frigo con la porta aperta suscitava
un'irresistibile repulsione e sensazione di spreco. I manifesti vennero
modificati facendovi comparire una gentile signora sorridente che con una mano
teneva aperta la porta e con l'altra mostrava l'interno, in modo da dare l'idea
che l'apertura fosse limitata al tempo strettamente indispensabile allo scatto
della foto. E le vendite salirono :-)

-- 
TRu-TS
Received on Tue Jul 21 2009 - 00:27:24 CEST

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