Re: Gravita'

From: LuigiFortunati <fortunati.luigi_at_gmail.com>
Date: Wed, 15 Jul 2009 08:46:50 -0700 (PDT)

On 14 Lug, 18:37, Soviet_Mario <Sov..._at_MIR.CCCP> wrote:
> > Il susseguirsi degli urti (parzialmente anelastici e costanti)
>
> Devo capire una cosa, un urto PARZIALMENTE anelastico di un
> fotone gravitario (per distinguerlo dagli altri), comporta o
> meno un red shift ?

  I fotoni sono tutti gravitari, e tutti perdono energia dopo un urto
(vedi l'effetto Compton).

  Perdono energia, non velocita'.

> Per la conservazione dell'energia dovrebbe. Questo farebbe
> si che, urta che ti urta, le frequenze dei fotoni gravitari
> tenderebbero pian piano a zero, e di pari passo il loro
> impulso a fermarsi.

  Le frequenze tendono a zero, ma non la velocit�.

  Per quanto riguarda la quantita' di moto, c'e' qualcosa di strano.

  Per la formula Q=E/c, quando la frequenza tende a zero, la qdm tende
a sparire.

  Tuttavia, e fino a prova contraria, anche riducendo drasticamente la
frequenza, il fotone mantiene la sua velocita' di 300.000 km/s.

  E allora, come possa perdere totalmente la sua qdm un oggetto dotato
di tale folle velocita', non riesco neanche a concepirlo.

  Spero che ci sia qualcuno in grado di spiegarmelo (senza imposizioni
dall'alto di una cattedra).

  Mi chiedo: forse abbiamo le prove (o qualche indicazione) che il
fotone, quando la sua frequenza si riduce troppo, *sparisce* nel
nulla?

  Se cosi' e', non mi convince.

  Quando l'onda del mare sparisce, il mare rimane.

  E anche senza onde, la superficie del mare piu' calmo non e' mai
ferma. E' un ribollire continuo di *irregolarita'*, cosi' come lo
spazio e' un ribollire di particelle cosiddette virtuali (anche quando
per noi non c'e' proprio niente).

  Quando il fotone sparisce, lo spazio rimane.

> Quindi, a meno di non modellizzare una sorgente dei fotoni
> gravitari che li rinnova, si consumerebbero
>

  I fotoni consumano la loro frequenza (che se si abbassa sotto una
certa soglia li rende non rivelabili), ma non "consumano" (credo) la
loro velocita', ne' la loro esistenza.

> > dall'esterno, forniscono una giustificazione comprensibile del perche'
> > essi non schizzano via per la tangente, ma rimangono incessantemente
> > ad orbitare intorno al nucleo, senza stancarsi mai.
>
> quindi per riassumere : i fotoni normali non hanno lo scopo
> di trattenere gli elettroni attorno agli atomi (perch� se no
> subirebbero red shift, non osservato).

  Non esiste questa distinzione operativa tra fotoni normali e non.
Tutti contribuiscono.

  L'unica distinzione e' che i fotoni da una certa frequenza in su, li
riveliamo, e quelli con frequenza piu' bassa no (per noi non
esistono).

  Il red shift riguarda la frequenza, e non la velocita' (credo).

> Tuttavia questi SCALDANO, cosa riscontrabile in ogni
> contesto in cui la luce non gravitaria viene assorbita da un
> qualsiasi corpo

  Come ho detto, non c'e' questa distinzione.

  I fotoni solari scaldano perche' hanno una certa frequenza.

  I fotoni che hanno una frequenza quasi nulla, scaldano quasi nulla.

> I fotoni gravitari invece servirebbero a non far scappare
> gli elettroni, ma non produrrebbero calore.
>
> Che altre somiglianze e/o differenze prevede il modello tra
> questi due tipi di fotoni ?
>

  Per il modello, tutti i fotoni sono anche gravitari, e tutti hanno
la stessa velocita'.

  La differenza tra quelli con frequenza quasi nulla e gli altri e'
che i primi non riusciamo a rivelarli.

> Secondo : questa omogenea distribuzione, isotropa immagino,
> � in qualche misura in grado di spiegare la bizzarra
> distribuzione di densit� di probabilit� che chiamiamo
> "orbitale", che pu� benissimo non essere sferica, ma persino
> a quadrifoglio, a ciambella con birillo etc etc ?
>

  La forma dell'orbitale riproduce la forma del nucleo.

  L'orbitale e' generato e modellato dal nucleo, dal quale non si
stacca mai.

>
>
> > Per costringere gli elettroni (tramite continui urti dall'esterno) a
> > mantenere la loro traiettoria curvilinea (quindi accelerata) c'e'
> > bisogno di spendere energia.
>
> > L'energia persa dai corpuscoli si trasforma in energia cinetica e
> > non in calore.
>
> Si ma questo aumento di energia cinetica degli elettroni in
> che si traduce ? Ionizzazione degli atomi, emissione di
> nuova luce nel decadimento o cosa ?
> E perch� i fotoni gravitari che trasferiscono energia
> cinetica ad altri non si consumano ? Non obbediscono alla
> conservazione dell'energia come le altre particelle ?

  I fotoni energetici consumano un'energia misurabile (es.effetto
Compton).

  I fotoni con energia quasi nulla, consumano un'energia quasi nulla.

  Ma, in entrambi i casi, mantengono invariata la loro velocita'.

> E se
> si, chi li ricrea di continuo ?
>

  Chi ricrea di continuo le onde del mare?

> Spingitori di Spingitori di Fotoni ... cosa li spingeva ?

  Non esistono gli spingitori dei fotoni, sono loro che spingono ogni
altra cosa.

Luigi.
Received on Wed Jul 15 2009 - 17:46:50 CEST

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