Re: Il mito della materia oscura...

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Thu, 09 Jul 2009 21:09:04 +0200

luciano buggio ha scritto:
> Questa non � una buona ragione per strombazzare la teoria della MO
> come si va facendo da decenni, e come se fosse valida e definitiva.
> ...
Se un buon numero di cose che scrivi sono d'accordo, ma non su tutte.
Ovviamente mi concentrero' su queste :)

> Qui, grazie ad uno che ha avuto il coraggio di parlarne in termini
> critici, la MO vien fuori che � una stronzata, ma provate a navigare
> su internet, provate ad aprire una enciclopedia scientifica, o un
> testo scolastico, e sappiatemi poi dire se la MO non fa parte oggi
> delle conoscenze date per acquisite, al pari quasi della Relativit� o
> della MQ: so di esagerare ma la percezione dell'uomo della strada �
> quella.
Tra dire che l'uomo della strada ha una percezione falsa, e dire che
la MO e' una stronzata, mi pare che ci corra alquanto...

> S�, perch� la MO non � una ricerca in corso, non fa parte dei
> "lavori in corso" degli addetti che si interrogano sulle loro cose su
> circuiti interni: � gi� entrata da tempo nella cosidetta "Scienza
> normale",
Qui ti correggo, perche' il termine "scienza normale" ha un
significato preciso: e' stato coniato da Kuhn circa 40 anni fa, e si
riferisce a un capitolo della scienza che ha ricevuto un consenso ben
stabilito, e' ben confermato, e viene sviluppato piu' nel senso di
applicarlo in vari campi e di svilupparne le conseguenze, che non di
discuterne i fondamenti.
In questo senso la MO non e' affatto "scienza normale", dal momento
che in realta' nessuno ha idea di che cosa sia questa MO, ammesso che
esista.

> Queste sono le vere bugie della scienza, e non se ne attribuisca la
> responsabilit� alla divulgazione: la colpa e degli scienziati, che nel
> momento in cui hanno visto che le velocit� radiali delle galassie non
> corrispondevano a quelle previste dalla teoria di Newton, invece di
> mettere in discussione la teoria, come impone lo statuto delle
> Scienze, hanno messo in discussione la realt�, inventandosi masse
> inesistenti.
Anche qui ho due obiezioni: una riguardo all'origine dell'idea,
l'altra a quale sia la corretta pratica scientifica in presenza di
"anomalie" (altro termine kuhniano) rispetto alla scienza normale.

L'idea di una MO ha avuto origine da tre serie di dati indipendenti,
di cui tu citi soltanto il primo, ossia l'andamento piatto delle
velocita' radiali nelle galassie a spirale.
Ma c'e' anche la stabilita' degli ammassi di galassie, incompatibile
con le velocita' misurate delle galassie componenti se il campo
gravitazionale dell'ammasso fosse dovuto solo alla massa visibile.
E poi c'e' l'argomento cosmologico: il best fit dei dati col meglio
della teoria attuale (RG + modello di FRW per la geometria
dell'Universo) richiede una materia "fredda" con densita' circa 10
volte maggiore di quella visibile.
Quindi tre argomenti indipendenti e convergenti.

Seconda obiezione: non e' vero che quando qualche osservazione
contraddice una teoria si debba sempre mettere in discussione la
teoria: questa e' solo una delle strade possibili.
La storia della scienza porta vari esempi di situazioni diverse: la
piu' vicina al nostro caso e' la scoperta di Nettuno.
Quando venne scoperta (attorno al 1820) l'anomalia del moto di Urano,
si posero due possibilita':
a) la teoria gravitazionale di Newton non era corretta a distanze
cosi' grandi
b) l'anomalia di Urano era dovuta a una massa "non vista" che ne
perturbava il moto.
Se non ci fosse stato chi sosteneva la tesi b), ancora saremmo a 7
pianeti :-))

Quanto alle "bizzarre morfologie" delle galassie che ti stanno tanto a
cuore, non vedo perche' si debba pretendere che la materia oscura
spieghi "di tutto e di piu'".
Io non mi reputo assolutamente qualificato per dire qualcosa
sull'argomento, ma non credo (a naso) che sia impossibile trovare una
spiegazione "normale"; sara' complicato e ci vorra' tempo, e a me il
problema appassiona poco.

Per finire: tornando alle curve di rotazione delle galassie spirali,
a me ha colpito il lavoro che e' stato fatto sulla scia di Milgrom (la
cosiddetta ipotesi MOND, MOdified Newtonian Dynamics).
L'idea di Milgrom e' puramente fenomenologica: non propone alcuna
ragione per la modifica. Ma sta di fatto che l'introduzione di *un
solo* parametro riesce a fittare molto bene le curve di rotazione di
*decine* di galassie.
Quando succede una cosa del genere, qualsiasi ricercatore non puo'
fare a meno di dire "qui c'e' qualcosa sotto!"

Invece l'idea e' stata poco considerata, e quel che e' peggio, quelli
che l'hanno presa un po' sul serio hanno tentato di "spiegarla"
modificando in modo complicatissimo l'azione della RG.
Mi chiedo sempre che ne direbbe Einstein se fosse ancora vivo, lui che
si schifava gia' del termine cosmologico...

Questo porterebbe al discorso su come procede la ricerca teorica oggi;
tema toccato da Aleph. Ma per oggi ho scritto anche troppo...
                               

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Jul 09 2009 - 21:09:04 CEST

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