Re: Livelli massimi di radioattività

From: Roberto Deboni DMIsr <news_at_analisienergie.it>
Date: Sat Jan 13 07:57:11 2018

On 24/05/17 11:54, Herbie wrote:
> Ciao,
> ho comprato un prodotto fatto in Giappone, un monitor. Solo ora ho
> pensato alla radioattività di Fukushima.

A Fukushima non c'e' piu' radioattivita' che a Roma.

> In effetti non ci ho pensato
> solo io visto che l'azienda ha scritto una nota per tranquillizzare i
> compratori a riguardo
> (http://www.eizoglobal.com/press/releases/htmls/product_safety.html).

Il messaggio e' necessario per stornare il terrorismo sparso
dall'antinuclearismo italo-tedesco.
Della serie, se tutti dicono che e' un ladro, sara' ladro ...
anche se e' perfettamente innocente.
La cultura del petegolezzo in certi paesi, che tende a dare
credito alla "chiacchere" anche quando la plausibilita'
e' nulla, sta dietro al problema della azienda giapponese.

In ogni caso, ha letto la data del comunicato ?
C'e' stato un problema contigente per una settimana,
con effetti solo locali (entro 50 km, per intenderci,
e piu' che altro in una direzione nord-nord-ovest),
ma oggi sono passati 7 anni ed alla centrale di
Fukushima Dai-ichi non e' accaduto una Chernobyl.
Ovvero, *nessuno* dei reattori e' esploso spargendo
in giro le sue "budella", ma ci sono solo stati degli
"sfiati" contaminanti a causa della necessita' di
prevenire ulteriori esplosioni da idrogeno.
In quanto alla contaminazione radioattiva del conftinuo
flusso dalle falde acquifere, ogni tanto finisce qualcosa
nell'oceano, ma mi pare improbabile che dall'oceano
arrivi fino ad entrare nei materiali dei monitor
della Eizo.

> A parte dire che le fabbriche sono a 400km da Fukushima,

Il che da solo basta per ridicolizzare ogni timore di
radioattivita'.

> dicono che misurano a campioni i livelli di radioattività dei
> prodotti in modo che siano minori di 0.2 μSV/ora, cioè minori
> di 1752μSV annui, con la radiazione terrestre che è di 2,4mSV.
> (0.2 μSV/hour × 24 hours × 365 days = 1,752 μSV < 2.4 mSV).

Sono valori infimi, neanche degni del tempo dedicato a
scrivere il paragrafo precedente.

> Va bene questo livello di radioattività?

Cielo!
Ma non e' colpa sua, ma del demento o peggio fazioso
giornalismo nazionale, ovviamente "dettato" a base
di veline dei consulenti di magnanti arabi e russi
che forniscono anche le istruzioni a numerosi
parlamentari "apolidi per scelta" che imperversano
nel Parlamento Italiano.

> E' vero che 1,7mSV è inferiore a 2,4mSV,

Sono valori infimi, e' come discutere con uno che soffre
di pressione alta, se fa piu' male un granello di sale
al giorno piuttosto che due granelli di sale.

> ma questa è una fonte che si somma alle altre

La legislazione italiana e' tra le piu' "istericamente
severe" con riguardo alla radioattivita', eppure:

<http://www.regione.toscana.it/-/radioattivita-ambientale>

<http://www.regione.toscana.it/documents/10180/24014/Indagine+regionale+sulla+concentrazione+di+radon+negli+ambienti+di+vita+e+di+lavoro.pdf/229398e3-43e6-4a87-a67e-b36f9e6f92b9;jsessionid=68839FAB4CB9A465318C04C34385E431.web-rt-as01-p2?version=1.1>

A pagina 14:

"Le azioni di rimedio non sono dovute se il datore di lavoro
dimostra che non viene superata la dose di 3 mSv/anno ai
lavoratori, dose che viene valutata tenendo conto del tempo
di permanenza dei lavoratori nell’ambiente di lavoro."

Cioe' 3 mSv/anno sono considerati innocue, da non
richiedere interventi, nonostante la fobia per il caso
dei bambini (nessuna valutazione della dose, ma azione
di rimedio in ogni caso - come se il bambino cosi' si
potesse escludere da ogni radiazione ambientale).

Paragoni questo con:

<http://www.orvietonews.it/cronaca/2016/08/07/orvieto-tra-i-luoghi-piu-radioattivi-ditalia-colpa-del-tufo-e-dellarea-vulcanica-49715.html>

“Secondo il rapporto Uscear 2000 (United Nations Scientific
Committee on the Effects of Atomic Radiations) presentato
all’Assemblea generale dell’Onu, sulla Terra è in media
di 2,4 millisievert (mSv) all’anno."

L'idea allora e' quella di fare paragoni per i 5 mSv citati:

<https://www.rtup.unipg.it/rtupWebSite/images/documents/report/2002_IncPrevMort78-98.pdf>

vedi tabella a pagina 9, dove risulta evidente che le donne
sono soggette molto meno dei maschi. Ora l'esposizione
alla radioattivita' ambientale e' comune per uomini e donne,
quindi la differenza di morbilita' non puo' essere
certamente colpa della radioattivita'.
Tra parentesi, l'incremento nel tempo e' dovuto, ritengo,
in parte all'aumento della eta' media.
I faziosi del antinucleare direbbero invece che e' colpa
di Chernobyl ... (no, i suoi effetti in Umbria non sono
piu' rilevabili gia' dopo poche settimane dall'evento).
Received on Sat Jan 13 2018 - 07:57:11 CET

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