LuigiFortunati ha scritto:
> On 20 Giu, 16:53, falzonemich..._at_libero.it (Michele Falzone) wrote:
> > > Io, per�, continuer� ad indagare su questo "basso potenziale",
> > > finch� non avr� capito perch� si forma, da dove nasce e come si
> > > realizza.
> > > Ciao, Luigi.
> >
> > Solo per farti capire che le forze non possono ricondursi solo alla
> > necessit� di portarsi a potenziale pi� basso, ti faccio notare che in
> > natura esistono almeno due tipi di forze che agiscono in maniera
> > completamente diversa, quelle coulombiane e quelle newtoniane.
> > Entrambe introducono un'accelerazione alla particella presa in
> > considerazione, ovvero una delta(v) nell'unit� di tempo, e come vedi il
> > modo pi� banale di introdurre una variazione di velocit� � solo mediante
> > urti.
> >
> > Ciao
> Sono assolutamente d'accordo che la variazione della velocit�
> (accelerazione) possono produrla solo gli urti.
> Ma gli urti sono una caratteristica specifica delle particelle e non
> delle onde.
Qui spesso si fa confusione, infatti se consideri un'onda acustica
nell'aria, sicuramente � un'onda, ma la puoi sempre vedere come un insieme
di urti perfettamente elastici tra le singole molecole.
> Nel tuo modello, tra quali entit� avviene lo scontro?
Tra particelle di etere, ma come specifico prima � lo stesso considerarle
onde di etere
> Hai mai pensato che le forze possano (anzi debbano) nascere proprio
> (e solo) dagli urti?
Infatti sia le iterazioni coulombianeche quelle gravitazionali sono dei
semplici urti tra vibrazioni di etere "Onde" stabili
> Non parliamo delle differenze tra le forze coulombiane e quelle
> newtoniane, perch� non sappiamo ancora come agiscono, quindi possiamo
> solo dire che "sembrano" diverse, non che "sono" diverse.
Scusa, ma ti devo contraddire, visto che credo di avere perfettamente
capito come agiscono le due interazioni, addirittura con il mio modello,
studiando l'effetto gravitazionale, riesco a trovare la costante
gravitazionale.
Praticamente la costante gravitazionale dipende dalla "costante di
struttura fine"
Il fatto non � che "non conosciamo" come agiscono, ma il punto � che non
vogliamo neppure sforzarci di capire come funziona il meccanismo, visto
che come ho ripetuto moltissime volte la comprensione di queste due
interazioni deve passare attraverso il mio modello, ovvero capire come
vibra lo spazio, o ancora dalla comprensione di quanto dico su
www.nuovaricerca.org a proposito della costante di struttura fine.
Fatto questo passo, tutto diventa chiaro.
Ciao
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Received on Mon Jun 22 2009 - 15:13:25 CEST