Re: Una riflessione sul concetto di energia

From: Ilmondo2001 <ilmondo2001_at_x-xyahoo.it>
Date: Thu, 11 Jun 2009 21:03:15 +0200

Il giorno Thu, 11 Jun 2009 18:19:18 +0200, Enrico SMARGIASSI
<smargiassi_at_ts.infn.it> ha scritto sul newsgroup it.scienza.fisica:

[cut]
>Scusa, ma io sono partito da questa tua affermazione (8 giugno ore 19:57):
>
>> La logica direbbe che la comprensione delle dimensioni fondamentali
>> della fisica si dovrebbe poter risolvere prendendo in considerazione
>> il campione concreto di unit� di misura utilizzato per quantificare le
>> grandezze fisiche espresse nella formula matematica.
>
>E questo in una discussione sulla comprensione di una grandezza *non*
>fondamentale come l'energia cinetica. Io ho interpretato questo discorso
> nel seguente modo: per capire cosa realmente e' l'e.c. dobbiamo
>vederne le dimensioni fisiche - ML^2/T^2 - e prendere in considerazione
>il campione di massa, quello di lunghezza e quello di tempo, fare dei
>bei ragionameti ecc. ecc. ecc..

OK: allora non sono stato chiaro io.

Molto semplicemente rispondendo specificamente a Severini volevo
indurlo a considerare l'idea di rassegnarsi a mediare la propria
intuizione con il linguaggio matematico.

Nota bene che nel post citato ho infatti sempre usato il condizionale,
sviluppando un ragionamento se seguente tenore:
"caro Severini, guarda che anche se la logica (ndr, quella intuitiva
di Severini) porterebbe a rivolgersi alle formule dimensionali per
indagare la "natura" di una grandezza fisica, neppure attraverso le
formule dimensionali e neppure per le grandezze fondamentali si riesce
ad arrivare ad una comprensione diretta ma sempre mediata.

Tant'� che gli ho poi portato l'esempio del metro, dove la logica
direbbe (ndr, intendo sempre parlare di quella logica intuitiva che
Severini desidererebbe potesse bastare) che � sufficiente prendere il
famoso pezzettino di spazio e dire "ecco qui si capisce in modo chiaro
ed intuitivo la *natura* della dimensione fisica spaziale" ed ho
evidenziato come invece non c'� pi� religione (ndr, logica intuitiva)
neppure per la dimensione fisica spaziale citando l'assunzione del
campione di unit� di misura spaziale basato sulla distanza percorsa
dalla luce nel vuoto in 1/299.792.458esimo di secondo...

Come vedi mi rivolgevo specificamente a Severini e cercavo di
spiegargli come ci si debba rassegnare a dover padroneggiare
addirittura il concetto di onda per approcciare una unit� di misura
fondamentale come quella di spazio linerare dove la logica (ndr quella
intuitiva) direbbe che basti prendere la famosa barretta.

Concludevo infine con la battuta della navigazione strumentale che
sostituisce quella a vista, cio� quella basata sulla intuizione dei
nostri sensi...

Tutto il post era orientato ad una specifica finalit� e per questo
motivo non ho accettato la tua obiezione basata sul presupposto che
stessi facendo un discorso con valenza generale mentre la sua valenza
era molto specifica, un "a tu per tu" con Severini.

[cut]

>Magari ho capito male, ma in questo caso dovresti spiegare per bene che
>cosa realmente intendi, magari facendo un esempio.

Non hai tenuto conto che tutto il discorso era fatto al condizionale.

Poco male ora penso che ti sia chiaro ci� che ho scritto nel post che
hai richiamato.

Ciao.:-)
Received on Thu Jun 11 2009 - 21:03:15 CEST

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