Re: attrito radente

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Tue, 06 Nov 2012 00:09:19 +0100

Il 04/11/2012 23:30, Cecco Bistecco ha scritto:
> Se considero una tavola che striscia su un pavimento la forza d'attrito
> non dipende dall'estensione della tavola: come spiegarlo in modo
> elementare ? (prima liceo...)


Deja' vu :-)

Invita i ragazzi a pensare una superficie scabra come composta da tante
piccole piramidi quadrate di base 2l e altezza h.

Per trascinare la tavola sul pavimento da una posizione in cui tutte le
piramidi della tavola sono incastrate in quelle del pavimento, bisogna
far *alzare* la tavola di 2h, compiendo il lavoro m*g*2h, dove m e' la
massa della tavola.

Dopo che i vertici delle piramidi si sono sormontate, la tavola "ricade"
nella successiva posizione d'equilibrio senza restituire il lavoro, che
va tutto a riscaldare tavola e pavimento. Per cui per far avanzare la
tavola di 2l bisogna fornire il lavoro mg2h, ossia esercitare una forza
mgh/l. Tanto piu' ripide le piramidi, tanto maggiore la forza.

La superficie d'appoggio della tavola non entra nel calcolo, per cui che
la tavola appoggi di piatto, con la faccia di superficie intermedia o
con quella di superficie minore, non cambia.


Per farlo capire meglio, sega la tavola in due e appoggia una meta'
sopra l'altra.

Su ogni piramide agisce ora una forza peso doppia di prima, per cui
farla sormontare trascinando le due mezze tavole richiede un lavoro, e
quindi una forza, doppi di prima. Ma le piramidi da sormontare sono
diventate la meta'...


--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Tue Nov 06 2012 - 00:09:19 CET

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