cometa_luminosa ha scritto:
> On 9 Giu, 16:11, falzonemich..._at_libero.it (Michele Falzone) wrote:
> pi� evidente di altri.
> >
> > Praticamente il concetto di urto tra masse non interagenti e il concetto
> > di interazioni a distanza, per te sono ugualmente intuitivi?
> Anche se l'urto tra masse 'non interagenti' fosse piu' intuitivo,
> ragioniamo un attimo: perche' sarebbe piu' intuitivo? Perche' le masse
> sono 'non interagenti' fintanto che si urtano, e l'interazione dura
> per un intervallo di tempo cosi' breve da dare l'impressione che possa
> fare a meno di considerarla.
Forse sono stato poco chiaro, con il termine non interagenti a distanza
intendevo, privi di effetti newtoniani e coulombiani.
Considerare come unico effetto la deviazione d(v)/d(t), che in fondo
rappresenta la variazione della direzione del moto della particella per
effetto dell'urto
> E' un po' come dire: se vedo i ladri arrivare in casa e rubarmi dentro
> e poi andare via, sto male per tutto il tempo, se invece non vedo
> niente, entrano e rubano in un tempo cosi' breve che nemmeno me ne
> accorgo e poi se ne vanno senza vederli, allora sono piu'
> contento :-)
> Questa metafora e' per sottolineare il fatto che con l'idea dell'urto
> non fai altro che nascondere il problema sotto il tappeto. Il
Questo diventa vero, solo se non trovi un modello che giustifica la
interazione a distanza newtoniana per le particelle neutre e coulombiana
per quelle cariche mediante urti.
Ma se hai un modello che conservando le relazioni della fisica note, ti
permette di giustificare quelle interazioni mediante urti, a mio modesto
parere il mio modello ha una valenza in pi� del solo modello matematico,
visto che ti permette di avere "anche" una visione reale del fenomeno.
> 'problema' sarebbe l'interazione, ovviamente. Il fatto e' che
> l'interazione non la puoi trascurare, neanche con gli urti (ecco
> perche' avevo scritto 'non interagenti' con le virgolette);
> semplicemente, riduci l'intervallo di tempo durante la quale essa
> avviene (ma le forze, chiaramente, aumentano). Tutto cio' e' utile a
> semplificare i calcoli, ma solo se si sta parlando di palline.
Ma io sto parlando degli elementi ultimi dell'etere, etere inteso come un
gas reale, che in buona approssimazione si possono considerare delle
palline e il d(v)/d(t) in buona sostanza � la differenza vettoriale delle
due velocit� Vfinale - Viniziale, ponendo pari a unitario il tempo
necessario per la variazione delle velocit�
> Ovviamente questa e' un'idea mia, puo' darsi che mi sbagli.
> Ciao.
Anche io pur difendendo una "mia idea", sono cosciente che possa sbagliare
e per questo cerco il dialogo con persone che dovrebbero essere pi�
preparate di me.
Ma la cosa che mi colpisce di pi�, non � la normale contestazione della
mia idea in se che in fondo reputo innata nelle persone, ma la totale
mancanza di curiosit� di sapere.
Praticamente, visto che dico di avere trovato per via teorica la costante
gravitazionale, la curiosit� di sapere da quali altre cotanti dipende la
costante gravitazionale.
Ciao
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Received on Wed Jun 10 2009 - 06:57:01 CEST