Re: Una riflessione sul concetto di energia
On 7 Giu, 06:30, falzonemich..._at_libero.it (Michele Falzone) wrote:
> Mi pare che tu abbia centrato il problema, noi possediamo, "La Fisica"
> possiede diversi modelli, spesso slegati tra di loro, che permetto di
> ottenere risultati esatti alla ennesima cifra, ma addirittura � anche vero
> che alcuni tra questi modelli sono inconciliabili tra di loro, quali la
> relativit� e la MQ,
Ciao, mi pare che tu ti stia riferendo alla relativit� GENERALE e la
MQ... dato che la relativit� speciale e la MQ vanno d'accordo
benissimo, anzi � proprio mettendo insieme le due cose che, per
esempio sono state previste prima teoricamente e poi trovate
sperimentalmente le anti particelle.
> ma non permettono di capire come � fatto l'intimo
> meccanismo, il perch� di tale comportamento.
> La Fisica � sicuramente risultato numerico, ma la fisica deve essere anche
> spiegazione elementare dei fenomeni.
> Bada, la ricerca di quella spiegazione elementare, secondo me "deve essere
> fatta",
Non capisco. Spiegazione in base a cosa? Tu stai sottointendendo, mi
pare, che la spiegazione deve essere data in base alla fisica
classica. E la fisica classica in base a cosa dovrebbe essere
spiegata? In base alla "fisica" Aristotelica? Non credo. Allora la
fisica classica e' autoevidente? Non mi pare, dato che ci sono voluti
secoli per costruirla.
Non capisco perch� la fisica classica e le sue categorie devono
essere pi� profonde di quella quantistica o relativistica, dato che
entrambe sono state create con le stesse procedure e le seconde
rappresentano l'evoluzione storica della prima, in ambiti di
esperianza dove la prima con tutti gli sforzi possibili fatti da
persone di altissimo livello, ha fallito. La meccanica classica �
"provvisoria" quanto lo � la MQ e la relativit�, anzi � peggiore,
perch� � stata confutata negli ambiti delle altre due.
Allora perch� fissarsi sulla fisica classica? Non dico che sia da
buttare (io la insegno all'universit�!), ma ha un limitato campo di
validit� che corrisponde abbastanbza bene all'esperienza umana
quotidiana, ma non c'� nessuna garanzia perch� essa sia valida in
altri contesti ed infatti non lo �. Non vedo allora perch� dovrei
cercare di basare necessariamente ogni altra evoluzione della fisica
sui concetti chiave della meccanica classica, specialmente dopo che
non � si � riuscito a fare ci� con tantissimi tentativi e specialmente
quando le altre due formulazioni hanno avuto un successo incredibile
prevedendo nuovi fenomeni confermati dall'esperienza, fenomeni non
prevedibili e nemmeno spiegabili dalla meccanica classica (es, per la
MQ: l'effetto fotoelettrico, le propriet� ondulatorie della materia da
cui il microscopio a elettroni, l'effetto Compton, la formula del
calore specifico dei dolidi cristallini, l'energia e l'entropia di
punto zero dei solidi, le antiparticelle, il LASER, il MASER, i
semiconduttori, la superconduttivit�, la superfluidit�, la
condensazione di Bose-Einstein, la polarizzazione del vuoto del campo
elettromagnetico, l'effetto Hall quantistico, l'effetto tunnel da cui
il microscopio a scansione per effetto tunnel,... )
Oppure la fisica classica, quantistica e relativistica deve essere
"spiegata" in basse ai pensieri per lo pi� confusi del modo di pensare
comune?
Per esempio l'idea "energia = movimento"
non pu� essere una _spiegazione_. Altrimenti non si sarebbe inventata
una nozione come "energia", ed avremmo sempre e solo usato la nozione
di movimento...che per altro � molto pi� complessa di quanto appaia
nel linguaggio comune, dato che per esempio le leggi di trasformazione
delle velocit� nella cinematica di Galieleo sono per nulla intuitive,
come � noto ad ogni studente alle prime armi con la fisica classica.
> ma non pu� escludere la verit� inconfutabile della misura che la
> Fisica con anni di ricerca ha ottenuto, e in questa ottica si colloca la
> mia ricerca.
Il punto � che la fisica stessa costruisce delle reti di concetti per
dare delle spiegazioni nei suoi sviluppi successivi, non c'� quasi
niente di preesistente e assoluto.
Queste reti di concetti non sono preesistenti alla fisica, non
appartengono al linguaggio ed al pensiero comune, ma sono costruiti
nell'evoluzione della fisica stessa, guidati dall'esperienza fisica e
poi acquistano uno status indipendente diventando dei concetti
cardine.
Per esempio dalla *conservazione* dell'energia e da quella
dell'impulso � nata l'idea di studiare e di "incorniciare" il concetto
di "quantit� che si conserva sui moti del sistema", scoprendo poi che
esiste un profondo legame tra simmetrie (in un senso molto preciso) di
un sistema fisico e grandezze conservate sul moto del sistema, che ha
raggiunto la massima espressione nel cosiddetto teorema di Noether ed
ha prodotto contributi fondamentali all'evoluzione delle teorie
quantistiche di campo...
Ciao, Valter
Received on Sun Jun 07 2009 - 19:18:00 CEST
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