Re: Una riflessione sul concetto di energia

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Tue, 02 Jun 2009 17:05:00 +0200

Valter Moretti wrote:
> On 31 Mag, 22:46, Giulio Severini <giulio.sever..._at_gmail.com> wrote:
...

> La
> questione " e rappresenta la capacit� di
>> compiere lavoro che il corpo possiede in virt� della sua posizione
>> all'interno di un campo di forze conservative".
> Non fa parte della definizione. la definizione � quella di sopra e
> basta. Poi uno pu� cercare di dare qualche significato intuitivo o
> motivazione. Risulta invece, dalla definizione, che il lavoro compiuto
> dalla forza f sul punto p (e non dal corpo! chi ah scritto la
> definizione che hai riportato non � che sappia tanto bene la
> fisica...) che (per qualche motivo) si sposta da x1 a x2 risutla
> essere
> L = - (U(x_2) -U(x_1))

Ciao Valter, mi inserisco in questa discussione perche' credo che la
questione sia un po' piu' complessa del "non fa parte della
definizione", almeno dal punto di vista didattico.

Questo per diverse ragioni.
E' un fatto, che ci piaccia o no, che nella stragrande maggioranza
delle introduzioni all' energia (dalle elementari alle superiori,
passando per le medie, in fisica ma anche in chimica e biologia, per la
divulgazione e gli opuscoletti informativi) l' energia venga definita a
partire dal lavoro e dalle possibilita' di trasferimento di lavoro.
Lavoro che e' poi parte integrante dell' etimologia della parola.
Inoltre, le definizioni operative, in ambito di meccanica classica o
termodinamica, difficilmente riescono ad eliminare il ricorso al lavoro.

Restando sulla meccanica, vedo equivalente (anche se personalmente non
la preferisco alla tua) la strada di partire dalla definizione di
lavoro esercitato dalle forze che agiscono in un sistema meccanico per
definire , nel caso conservativo l' energia potenziale come proprieta'
  del sistema e ricavare dal teorema dell' energia cinetica la
definizione di questa e la conservazione dell' energia totale.

L' aspetto delicato dell' introduzione dell' energia attraverso il
lavoro e' la facile confusione o ambiguita' (spesso presente anche
nei manuali liceali) su "chi" fa lavoro "su cosa". Pero' non mi sembra
una complicazione maggiore di quella necessaria, per esempio, a
chiarire a chi vanno assegnate le coppie azione-reazione.

Giorgio
Received on Tue Jun 02 2009 - 17:05:00 CEST

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