Re: Una riflessione sul concetto di energia
On 3 Giu, 09:38, Giulio Severini <giulio.sever..._at_gmail.com> wrote:
> > (Poich� nessuno me lo ha spiegato) continuo a non capire perch� porsi
> > questa domanda in particolare piuttosto che una pi� idonea: come si
> > spiega la DIVERSITA', il fatto che ci sia DISTINZIONE in generale?
> > �Che cos'ha di speciale il movimento rispetto ad altre espressioni di
> > variazione se non il fatto banale che siamo portati ad attribuirgli
> > un'attenzione particolare per ovvi motivi evoluzionistici?
>
> Ciao Carpesim, puoi spiegarti meglio? Distinzione *in* cosa, *di* cosa?
Il fatto che mi incuriosisce � che, nelle domande che poni, sembra che
parti gi� accettando la materia come postulato e che cerchi una
spiegazione solo per la variabilit� esplicitata come cambiamento di
posizione in relazione al tempo.
Mi sembra di capire, invece, che la tua concezione di movimento tende
a sconfinare su qualunque genere di cambiamento e allora ti propongo
di sostituire il termine "movimento" al pi� generale termine
"variazione" (che lo comprende). Questo dovrebbe facilitarti la
comprensione del fatto che la differenza di velocit� (come pure
l'accelerazione) non � pi� stupefacente di qualsiasi altra differenza
che, tautologicamente, si realizza come distinzione o, se preferisci,
come cose distinte (e se poi si va ad approfondire si vede che ci�
implica anche capacit� di distinguere).
Ora la domanda: "differenza (o variazione) rispetto a che cosa?" � mal
posta dal momento che si tratta di variabilit� PIUTTOSTO CHE totale
uniformit� (o nulla effettivo). Non c'� una sostanza elementare che
assume diverse forme ma piuttosto una variabilit� fondamentale da cui
emerge la complessit� insieme alle leggi che la regolano.
Received on Wed Jun 03 2009 - 15:02:20 CEST
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