Aleph ha scritto:
> ...
> 2) Se Z. invece si vuole avvalere di tutte le conoscenze teoriche di
> carattere generale sulle antiparticelle dell'epoca per accreditare il
> salto ontologico che va dall'esistenza dell'antideuterio a quella di
> "tutta" l'antimateria concepibile allora direi che un analogo salto
> poteva autorizzare a pensare che gi� la scoperta dell'antiidrogeno
> (dopo essere passati per l'antielettrone, l'antiprotone e
> l'antineutrone) accreditasse l'esistenza dell'antimateria.
>
> Nel 1965 non credo che gi� fosse stato formulato il modello a quark da
> Gell-Mann, anche se probabilmente era in gestazione, la forza forte
> era essenzialmente la forza che teneva insieme il nucleo (forze tra
> nucleoni con interazioni di sambio di Heisenber, Maiorana, etc.).
popinga ha scritto:
> E' vero, come scrivi, che l'esistenza stessa dell'antiprotone
> suggerisce che le forze nucleari agiscano in maniera "analoga" a
> quelle interne ai protoni (ma qualcosa potevamo gi� dirlo
> dall'esistenza dei mesoni, cio� di stati q-qbar), ma forse il fatto �
> che tra "analoga" e "esattamente identica" resta aperta - sia in linea
> di principio che dal pdv sperimentale - una differenza sufficiente a
> non garantire per certo l'estenza di anti-nuclei pesanti.
Premessa: non sono per niente ferrato sulla storia delle interazioni
fondamentali.
E' vero che a quei tempi c'ero, ma seguivo con scarsa attenzione il
lavoro di costruzione dei modelli esplicativi.
Piu' in generale, temo che ricostruire la storia di quel periodo sia
parecchio difficile: e' piuttosto vicino, c'e' una quantita' di
materiale, molti dei protagonisti sono ancora sul campo, ma ci vuole un
vero e proprio lavoro da storico, e non so se qualcuno lo abbia fatto
a anche solo intrapreso.
Comunque, e' facile verificare che il modello a quark (Gell-Mann,
Zweig) e' del 1963.
Non so quanto bene fossero note le masse di antiprotone e
antineutrone, ma credo abbastanza bene da suggerire, come dice Luca85,
una buona simmetria dell'interazione forte per CP.
E come e' regola nell'indagine fisica, quando le indicazioni
sperimentali sono "buone", uno comincia ad assumere, fino a prova
contraria, che la simmetria sia esatta :)
Quindi mi sentirei sicuro di affermare che il modello a quark, anche
se non aveva la forma attuale, era gia' pensato come invariante per CP.
E quindi che ci si dovesse aspettare che esistesse l'antideutone, con
massa uguale al deutone.
Si puo' aggiungere che l'energia di legame dell'antideutone e' forse
sensibile anche a piccole violazioni di CP (CPT?), per cui sicuramente
provarne l'esistenza era importante.
Tra parentesi, non so quale fosse la stima sulla massa risultante
dell'esperimento "senza Nobel" di Massam et al. Probabile che non
fosse molto accurata, come sempre succede nei primi risultati in
qualsiasi campo.
Non ho travato dati recenti. La massa dell'antiprotone coincide con
quella del protone mi pare entro 10^(-9).
--
Elio Fabri
Received on Sun May 31 2009 - 20:58:44 CEST