On 9 Ott, 23:06, Giorgio Pastore <past..._at_units.it> wrote:
> On 10/5/12 11:54 AM, Multivac85 wrote:
>
> > Una curiosit�: ma il seguente incipit di questa voce di wikipedia:
>
> >http://it.wikipedia.org/wiki/Principi_della_dinamica
>
> > "I principi della dinamica sono la base filosofica (essenzialmente
> > metafisica) della meccanica, ossia la branca della fisica che studia e
> > descrive le relazioni tra il movimento di un corpo e gli enti che lo
> > modificano."
>
> > Secondo voi � sostanzialmente corretto?
>
> No. E' completamente sbagliato. Problema purtroppo comune a molte delle
> voci relative alla fisica di wikipedia in italiano.
>
> I principi della meccanica non sono neanche lontanamente principi
> filosofici. Come gia' detto sono la sintesi economica di una buona dose
> di esperienza, da cui derivare conseguenze e previsioni verificabili.
>
> Ti consiglio vivamente di dimenticare la voce italiana e piuttosto
> leggere la corrispondente voce inglese. Noterai che la metafisica e'
> completamente scomparsa. Pragmatismo anglosassone ? Pero' non c'e'
> traccia di metafisica neanche in francese o in tedesco... chissa' come
> mai...
>
Ah! Buono a sapersi! Questa la dice lunga sullo stato attuale della
cultura scientifica in Italia...
> > Anche nella voce sul principio d'inerzia viene affermato che sembra
> > sia stato spesso visto da vari fisici come da correggere in quanto
> > portatore di aspetti molto �metafisici:
>
> le critiche alla formulazione newtoniana dei principi si e' sviluppata
> per piu' di due secoli. Ma i motivi delle critiche e delle correzioni
> non erano legate ad aspetti metafisici ma a problemi di indipendenza
> logica e di completezza dei principi stessi.
Certo � per� che tali opinioni sono diffusi non solo in persone "non
addentro alla materia" (ovvero almeno non laureati in scienze come
fisica, chimica o simili...), leggi qua:
http://gisrael.blogspot.it/2009/02/da-galileo-fourier-la-storia-della.html
"Il principio d'inerzia � un principio assolutamente astratto e non
dimostrabile in alcun modo empiricamente: le "esperienze" addotte per
dimostrare il principio d'inerzia sono senza senso alcuno e chi dice
che quel principio ha basi empiriche � semplicemente un cialtrone. Ad
ogni modo, bisognerebbe far capire che molte delle esperienze fisiche
sono verifiche a posteriori per convalidare principi enunciati
apoditticamente: quello che Galileo chiamava "cimento". Come scriveva
Alexandre Koyr� la scienza moderna non � baconiana e Francesco Bacone
non ha mai capito nulla di scienza: l'accumulazione di dati non porta
a niente. Come diceva Poincar�, la scienza non � un insieme di fatti
pi� di quanto una casa non � un ammasso di pietre. La teoria della
relativit� non � partita da alcuna base sperimentale e quella generale
ha atteso anni prima di vedere qualche pallida verifica."
E questo studioso, (che insegna matematica alla facolt� di scienze
matematiche e naturali a Roma, dunque � facile che insegni anche a
studenti di fisica...), continua nel seguente modo rispondendo a chi
dice che il principio di inerzia si pu� se non dimostrare, almeno
spiegare:
"Mi scusi, non posso scrivere troppo a lungo, ma questo � il classico
esempio di "esperimento" fasullo che viene proposto nei libri di
fisica fasulli. Non bisogna considerare forze n� vincoli di alcun
tipo. Al contrario qui c'� la reazione vincolare del piano su cui
viaggia il corpo e addirittura la rotaia. Ovvero il moto � a priori
rettilineo! Bella spiegazione... Se uno fa viaggiare un corpo cos�
credo bene che si muove di moto rettilineo... Pertanto ci si limita a
"spiegare" perch� deve essere uniforme, ovvero a occuparsi
dell'attrito. Ma la questione del carattere rettilineo � centrale
perch� ha a che fare con l'idea geometrica dello spazio che abbiamo.
Per fare un esperimento serio bisognerebbe pensare a uno spazio
assolutamente vuoto, anche della presenza dell'osservatore. Ma questo
� un esperimento impossibile. L'unica esperienza possibile � quella
"pensata", ovvero un'astrazione mentale. Come avviene in relativit�
che � tutta fondata su "esperimenti pensati" (il termine usato da
Einstein)."
"Io lo spiego sempre come un principio astratto (diciamo pure come un
principio metafisico), perch� tale �, come molto bene spiega Koyr�. E,
dal punto di vista didattico, funziona egregiamente, perch� esercita
lo spirito critico e permette di capire il senso (filosofico) del
principio (il che � il contrario di darlo per scontato, perch� non �
n� scontato n� verificabile sperimentalmente ma soltanto accettabile
mentalmente come una situazione astratta, al limite). Lasci perdere il
povero Aristotele. Lui s� che partiva dai fatti empirici... La
meccanica di Aristotele � una meccanica basata sull'osservazione a
differenza di quella moderna che � deduttiva. E difatti negava a
priori il principio d'inerzia in quanto la realt� gliene dimostrava la
falsit�! Per accettarlo occorreva assumere un punto di vista astratto
e matematizzante: quello della fisica galileiana (e, in generale,
moderna), appunto... (Anche se lo stesso Galileo non � mai arrivato al
principio d'inerzia, se non nella forma di un moto circolare uniforme,
a riprova che l'accettazione del carattere rettilineo � tutt'altro che
scontata)."
Che dire di opinioni come queste? A proposito di Aristotele, ti invito
a leggere anche questo thread da me aperto su Aristotele e Galileo
(l'autore del brano da me citato non l'ho ancora rivelato solo perch�
non voglio influenzare chi lo legge):
https://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/thread/12f56339944d8941/4de59984bd135832?hl=it&lnk=raot#4de59984bd135832
In effetti opinioni del genere che affermano che non si pu� dimostrare
che sulla caduta dei gravi Galileo ha ragione mentre Aristotele ha
torto si leggono da varie parti, e non solo da non-scienziati, viste
le citazioni che ho fatto prima...
Ciao.
Received on Wed Oct 10 2012 - 17:32:39 CEST