Elio Fabri wrote:
> Allora si capisce subito: se il fluido deve passare da una velocita'
> piu' bassa a una piu' alta, qualcuno lo deve spingere, e c'e' solo
> disponibile la differenza di pressione.
> Quindi la pressione a monte deve essere maggiore di quella a valle.
Si si, queste � la spiegazione del corso di (allora) Fisica I, ed � perfetta.
Io volevo conoscere quelllo che succede alle singole particelle (per
capirci).
> Se vuoi una spiegazione microscopica, devi precisare che modello
> di fluido consideri.
Mi basterebbe considerare il caso dei gas (non rarefatti, ovviamente. Diciamo
a pressioni dell'ordine di 1 Atm): ovviamente un modello a particelle
indipendenti in cui l'unica interazione siano gli urti. La verit� � che non
so quanto realistico sia un modellol simile, forse � quello il limite con cui
mi scontro.
> Per es. in un gas, se non cambia la temperatura, l'unico modo di avere
> una pressione maggiore e' di avere maggiore la densita'.
> Ossia il gas *si addensa* a monte della regione dove sta accelerando.
Perfetto.
Ed a velocit� costante, tipo in regime laminare, che succede?
> Se pensi invece a un liquido, il meccanismo della pressione e'
> diverso: non sono semplicemnte gli urti delle molecole, ma anche
> interazioni fra molecole piu' o meno vicine.
> Ma e' la stessa cosa: anche se la densita' non sara' sensibilmente
> diversa, il liquido dovra' addensarsi a monte, quel tanto che basta
> perche' le molecole si spingano di piu' tra loro.
Non � che avresti vogli di darmi una spiegazione dettagliata, vero? Le ricerce
in rete non mi hanno portato molto lontano. � un dubbio che mi porto dietro
da anni. Qualcuno un volta mi accenn� che ci sono di mezzo effetti
quantistici, ma poi non si dilung� oltre.
Grazie per la risposta.
--
"All science is either physics or stamp collecting."
Ernest Rutherford.
"All science is either physics AND stamp collecting".
Somewhere on the net
Received on Sat Apr 25 2009 - 12:07:40 CEST