Vera Rubin

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 27 Apr 2009 10:33:05 +0000

Salve.

Si deve alle misurazioni della velocit� radiale delle galassie spirali
(inizio anni '70) ad opera della pioniera astronoma statunistense Vera
Rubin
la scoperta delle tremende discrepanze rispetto alla previsione delle
leggi di Keplero che portarono alla teoria, oggi accreditata, della Materia
Oscura.

Una decina di anni fa mi capit� tra le mani un vecchio numero de "Le
Scienze", forse proprio degli anni settanta del secolo scorso, quando la
rivista era seria (numero che in ottemperanza ad una inflessibile legge di
Murphy non riesco pi� a rintracciare) in cui appariva un articolo della
Rubin nel quale, oltre alla nota discrepanza, veniva data notizia, con
foto delle lastre impressionate dalle righe spostate per redshift, delle
relative braccia spirali viste d'infilata e grafici vari, di una
situazione assai pi� complessa.
La curva della velocit� radiale ha delle fluttuazioni, sullo sfondo
dell'andamento che conosciamo, in corripondenza di ogni braccio e per la
larghezza del suo spessore: le stelle che viaggiano nella sua parte
interna, pi� vicina al nucleo, sono pi� lente di quelle che viaggiano pi�
all'esterno: cercate di visualizzare, anzich� una linea praticamente
orizzontale (l'andamento costante delle velocit� radiali) una serie di
trattini inclianti verso il centro della galassia , ognuno corripondente
ad un braccio, distanziati tra loro dell'ampiezza del vuoto esistente tra
braccio e braccio.

Ho fatto una ricerca su Internet, ma, pur trovando un sacco di Roba sulla
Rubin, non ho visto traccia di tutto ci�.
E' molto strano.

Qualcuno ne sa qualcosa?

Luciano Buggio



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Received on Mon Apr 27 2009 - 12:33:05 CEST

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