Re: Effetto Unruh e particelle virtuali

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Tue, 14 Apr 2009 20:54:23 +0200

Valter Moretti ha scritto:
> Esiste un approccio della teoria dei campi, detto approccio
> costruttivo, o anche approccio assiomatico (anche se le due cose sono
> un poco diverse), in cui la nozione di particella non � fondamentale.
L'approccio assiomatico penso di conoscerlo, quello costruttivo l'ho
solo sentito nominare.
Questa e' l'occasione per chiederti la differenza.

> Da questo punto di vista alcune propriet� apparentemente paradossali,
> se si cercano di intepretare in termini particellari, risultano essere
> molto naturali. Per esempio, il fatto che lo stato di vuoto non sia
> davvero vuoto, � un paradosso se uno vule vedere tutto in termini di
> particelle (il vuot si riferisce all'assenza di particelle), ma non lo
> � se uno guarda le cose in termini pi� appropriati.
Non ho capito: lo stato di vuoto non e' "davvero" vuoto?
Che significa?
Il vuoto non e' definito (almeno in assiomatica) come l'unico stato
invariante per traslazioni? Assioma, appunto...

> Riguardo all'effetto Unruh (sul quale sto lavorando proprio in questo
> periodo), le cose, se raccontate in modo un po' mehno "mani e piedi",
> risultano pi� comprensibili.
Anche l'effetto Unruh l'ho solo sentito nominare, ma non ho mai avuto
il coraggio di cercare di capire come viene fuori.
Ne' oso chiedertelo, perche' sospetto che non sia cosa da spiegare in
due parole.
                         

-- 
Elio Fabri
Received on Tue Apr 14 2009 - 20:54:23 CEST

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