Re: La misura: il problema irrisolto della meccanica quantistica
Il 09/02/18 21:07, Persio ha scritto:
....
> Insomma vorresti un filosofo-fisico che ti servisse le equazioni ben
> cucinate. Io invece vorrei un fisico-filosofo che mi servisse una ben
> formalizzata teoria del Tutto coerente con la realtà fisica. :-)
> Mi sa che rimarremo delusi entrambi.
No. a me non interessa un filosofo che mi fornisce le equazioni. Quelle
le cucino da solo. Ma che mi aiuti a capire cosa dicono le equazioni
anche si' (crf. appunto Reichenbach). E per farlo deve a sua volta
saperle leggere.
Sulla teoria del "Tutto" non posso aiutarti. I fisici non sono
monolitici (coe neanche i filosofi). Personalmente non ci credo e non
so che farmene di una "Teoria del Tutto". La lascio ai riduzionisti. O
ai "fisici-metafisici" (non hai idea di quanti ce ne siano...)
...
> Come ho detto a Wakinian Tanka: riconosco di aver commesso un errore a
> postare qui.
Se non volevi che le tue idee fossero messe in discussione posso capire.
Dal punto di vista filosofico un po' meno. Ma e' il tuo giudizio.
> E non perché la teoria che ho a grandissime linee accennato sia una idea
> estemporanea. Ci lavoro da molti anni, ho affinato e ampliato
> l'intuizione iniziale grazie ad apporti di ogni genere, ne ho testato la
> coerenza in ogni campo dello scibile, nei limiti della mia conoscenza,
> ovviamente, con risultati direi soddisfacenti. Salvo per un aspetto: il
> rapporto tra pensiero e realtà fisica. Probabilmente non riuscirò mai a
> venirne a capo.
>
> Comunque non posso certo pretendere che altri facciano lo sforzo di
> valutarla nel loro ambito di competenza. E tutto sommato neanche mi
> interessa troppo.
Io non ho valutato la tua teoria ne' mi era chiaro che si stesse
parlando di questo. Ho solo commentato su un fatto su cui credo di
sapere qualcosa e quindi di poter argomentare: che, con alcune
precisazioni, non ci sono limitazioni teoriche nella microfisica alla
precisione della singola misura. Se hai una teoria che invece
presupponte questo, non posso che dirti che e' basata su un assunto non
dimostrato. E sicuramente non dimostrabile sulla base della MQ ordinaria.
....
> Non penso che l'ostacolo maggiore consista nella mancanza di un
> linguaggio comune quanto piuttosto nella indisponibilità ad assumere
> l'atteggiamento mentale del ricercatore che osserva anche all'esterno
> del suo ambito di competenza. Spesso prevale la mentalità dello
> specialista che teme di esporsi, di fare brutte figure, di dire
> castronerie.
La mia esperienza e' copletamente opposta. Il linguaggio e' realmente un
limite se non lo si conosce. Sulla base di un linguaggio comune, ho
evidenza di tantissime situazioni in cui la gente si espone, fa brutte
figure, dice castronerie, ma collabora e riesce ad avere un valore
aggiunto che altrimenti non avrebbe raggiunto. Ovviamente sto parlando
di ambiti di ricerca e non di NG usenet.
Giorgio
Received on Mon Feb 12 2018 - 01:29:09 CET
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