Re: Esiste il rispettivo della messa a fuoco per le onde sonore?

From: Luca85 <pres8_at_pres8.biz>
Date: Wed, 1 Apr 2009 12:58:24 -0700 (PDT)

> Ecco, questa sarebbe una cosa interessante da chiarire, perch� io ho
> trovato spiegazioni del sistema stereofonico di entrambi i tipi.

Ho letto molte cose sull'argomento dell'acustica.
Da quel che ho capito non � ben chiaro come funziona la percezione
spaziale del suono.
Di sicuro ci sono due regimi. Uno a bassa frequenza ed uno alto.
Con il passaggio tra i due regimi che si ha con lunghezze d'onda
dell'ordine della distanza tra le orecchie.

A frequenze sotto questa soglia si dovrebbe distinguere tutto con la
differenza di fase tra le onde. Al di sopra di questa potrebbe
facilmente capitare che due onde abbiano differenze di fase superiori
al periodo o pi� periodi. Quindi non c'� proprio modo dalla differenza
di fase (non sapendo quanti periodi di differenza ci sono) di capire
la posizione originaria dell'oggetto.
Sopra questo limite _dovrebbe_ funzionare tramite delle prodotte dalla
testa. Si dovrebbero formare dei tagli nello spettro in frequenza con
la classica forma di pettine e simili.
In pratica non � chiarissimo ed infatti non � simulabile.
Con l'olofonia provano a registrare dei suoni che poi ascoltati in
cuffia diano all'ascoltatore l'impressione di essere in un punto
particolare dello spazio, con effetti sorprendenti! li si sente girare
sopra, sotto intorno etc...
Il modo in cui ci riescono in realt� � null'altro che mettere una
testa di manichino, in un materiale che acusticamente simuli la testa,
nel punto in cui si vuol far credere all'ascoltatore di essere, e gli
si piazzano due microfoni dove ci sarebbero le orecchie.
(semplificando molto).
Received on Wed Apr 01 2009 - 21:58:24 CEST

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