Re: La misura: il problema irrisolto della meccanica quantistica

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Wed, 14 Feb 2018 23:46:41 +0100

Il 14/02/18 12:18, Persio ha scritto:
....
> Volendo determinare la misura massima della sbarra, e supponendo che le
> sue particelle costituenti possiedono una dimensione, è evidente che la
> misura vada eseguita sulla superficie esterna delle due particelle
> considerate.
>
> Per farlo con precisione assoluta occorre che il "confine" delle
> particelle, cioè la loro superficie più esterna che separa "l'essere"
> della particella dal suo "non essere", sia assolutamente uniforme e
> continua, giacché se fossero a sua volta formato da particelle dovremmo
> affrontare il problema di una ricorsione indefinita che renderebbe
> impossibile una misura esatta.
> Ma immaginare che il confine della particella sia "continuo" e
> assolutamente impenetrabile, contraddice il modello concettuale della
> composizione "discreta", "particellare", della sbarra e della materia in
> generale.
...

Non hai bisogno di una inesistente superficie. Puoi misurare la distanza
tra posizioni medie delle particelle sulle due superfici estreme. E
quindi i limiti per questa situazione "perfetta" sono tutti e soli i
limiti alla misura di una posizione. Ma in MQ non c'e' nessun limite
teorico alla precisione di una misura di posizione.

> Non essendo un fisico ha condotto l'esperimento in modo sicuramente non
> rigoroso, ma credo di avere comunque evidenziato come la concezione
> "discreta" della materia conduca a paradossi apparentemente
> ineliminabili e alla conclusione che nelle condizioni date nessuna
> misura può essere esatta.

Per dimostrarlo dovresti far vedere che esiste una grandezza che *la
teoria* non permette di misurare con precisione arbitraria.

I paradossi della concezione discreta della materia continuo a non vederli.


> Non potrebbe esserlo nemmeno se la concezione della materia fosse
> "continua", ma lo sarebbe in conseguenza non di errori concettuali bensì
> di soli due postulati: l'Essere è uno e continuo.

Allo stato attuale i tuoi due postulati sembrerebbero al di fuori della
fisica. Dico sembrerebbero perche' termini cone "Essere" o "continuo" in
ambito fisico suonano terribimente ambigui. Pertanto il contenuto
fattuale dei postulati risulta mal definito.

Giorgio
Received on Wed Feb 14 2018 - 23:46:41 CET

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