Re: Coincidenze

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Sat, 14 Mar 2009 05:10:28 -0700 (PDT)

On Mar 13, 8:18�pm, cometa_luminosa <alberto.r..._at_virgilio.it> wrote:
> On 13 Mar, 16:40, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
>
> > On Mar 13, 4:32 pm, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
>
> > > No conoscevo quell'articolo. Ti ringrazio di avermelo segnalato.
> > > Ciao, Valter
>
> > Ho dato un'occhiata. Si avevo letto gi� qualcosa, � l'intepretazione
> > "relazionale" della MQ.
> > Me ne ero dimenticato, anche perch� non mi aveva convinto.
>
> > Ciao, Valter
>
> Ti ricordi cosa non ti aveva convinto? Il mio intuito (per quello che
> puo' valere) mi dice che invece quella strada e' inevitabile.


Purtroppo � passato almeno un anno e non sono in grado di dire
qualcosa di preciso.
L'impressione che mi era rimasta � che l'articolo (ma non mi pare che
fosse quello
che mi hai indicato tu, che ora non ho proprio il tempo di leggere)
fosse solo una serie
di discorsi, un po' fumosi, per dire che ogni "osservatore" (inteso
come oggetto fisico definito
in un certo modo) ha, in certe situazioni legate al processo di misura
quantistica, la sua visione
personale di ci� che accade che � diversa da altri osservatori, ma
questo non crea problemi di
alcun genere anche se la "realt� cessa di essere univoca" in
determinate circostanze.
Mi pare che le differenze di rappresentazione della realt� saltassero
fuori considerando un sistema
fisico oppure il sistema fisico dato dallo strumento di misura + il
primo sistema fisico, e via di seguito...
Dal mio punto di vista questa � pi� filosofia (in sesno buono) che
fisica: come diceva Feynman,
perch� sia fisica bisogna fare delle previsioni quantitative.
Io credo che Carlo Rovelli sia veramente molto, ma molto bravo come
fisico, ma se guardi la sua produzione
scientifica (per altro vastissima), ha dei lavoro di altissimo livello
veramente di fisica ed altri, a mio parere,
di discorsi, diciamo, fumosi...
Ho sempre avuto l'impressione che i suoi trascorsi americani lo
abbiano un po' "traviato" in questa direzione.

Una nota personale. Quando io arrivai a Trento a fare il dottorato in
fisica, Rovelli era ancora al dip di fisica
come ricercatore (aveva fatto il dottorato a Trento con Marco Toller)
e gente come Smolin e Ashtekar
erano di casa a Trento. Mi sarebbe piaciuto tantissimo lavorare con
lui e devo dire che decisi di rimanere
a Trento proprio per lavorare con lui.
Purtroppo quando io misi piede in dipartimento appresi che se ne era
appena andato a Pittsburg dove gli
avevano offerto un posto da professore!

Ciao, Valter
Received on Sat Mar 14 2009 - 13:10:28 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:18 CET